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15/04/2002 22.27.02
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Marziale, Epigrammi, XI, 24 [traduzioni sotto gli originali] XXIV Dum te prosequor et domum reduco, aurem dum tibi praesto garrienti, et quidquid loqueris facisque laudo, quot versus poterant, Labulle, nasci! Hoc damnum tibi non videtur esse, si quod Roma legit, requirit hospes, non deridet eques, tenet senator, laudat causidicus, poeta carpit, propter te perit? Hoc, Labulle, verum'st? Hoc quisquam ferat? Ut tibi tuorum sit major numerus togatulorum, librorum mihi sit minor meorum? Triginta prope jam diebus una est nobis pagina vix peracta. Sic fit cum cenare domi poeta non vult.
24 ? AMAREZZE DEL CLIENTE-POETA Mentre ti scorto e riconduco a casa ed ascolto le ciarle che garrisci e lodo quel che dici e quel che fai, quanti versi, Fabullo, in questo tempo comporre avrei potuto! Non ti pare che questo sia un bel danno, se ci? che Roma legge e lo stranier ricerca, se ci? che non deride un cavaliere e a memoria l'ha appreso un senatore e viene lodato da avvocati e un poeta qua e l? rubacchia, per causa tua se ne vada in fumo? Questo, Fabullo, pu? sembrarti giusto? E qualcuno potrebbe sopportare che sia minore il numero de' miei libri, perch? possa essere maggiore quello dei tuoi miseri clienti? A stento in quasi trenta giorni una sola pagina ho composto. Questo, purtroppo, avviene quando un poeta non vuol cenare in casa.
Marziale, Epigrammi, X, 74 LXXIV Iam parce lasso, Roma, gratulatori, Lasso clienti. Quamdiu salutator Anteambulones et togatulos inter Centum merebor plumbeos die toto, Cum Scorpus una quindecim graves hora 5 Ferventis auri victor auferat saccos? Non ego meorum praemium libellorum --Quid enim merentur?--Apulos velim campos: Non Hybla, non me spicifer capit Nilus, Nec quae paludes delicata Pomptinas 10 Ex arce clivi spectat uva Setini. Quid concupiscam quaeris ergo? dormire.
74 ? PREGHIERA A ROMA Ora, Roma, ti prego, fai grazia a un uomo stanco, a un che dice sempre:?Mi rallegro!?, a un cliente stremato nelle forze. Per quanto tempo ancora, misto ai servi battistrada o a clienti di poco o nessun conto, guadagner? in un intero giorno cento miserabili quattrini, mentre Scorpo in una sola ora si porta via, se esce vincitore, quindici sacchi pieni zeppi d'oro ancora del conio caldi caldi? Non io vorrei, in premio dei miei libri - in effetti, che valgono? - dei campi pianeggianti nell'Apulia, non l'Ibla mi attrae, non la terra del Nilo frumentosa, n? l'uva deliziosa che dai colli di Sezze solat?i le paludi Pontine guarda gi?. - Che mai dunque desideri - tu chiedi - - Desidero soltanto di dormire.
Trad. database progettovidio
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