Data:
16/04/2002 14.41.45
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Cicerone, Pro Archia, 18-19 passim
Hunc ego non diligam? non admirer? non omni ratione defendendum putem! Atque sic a summis hominibus eruditissimisque accepimus, ceterarum rerum studia et doctrina et praeceptis et arte constare: poetam natura ipsa valere, et mentis viribus excitari, et quasi divino quodam spiritu inflari. Qua re suo iure noster ille Ennius sanctos appellat poetas, quod quasi deorum aliquo dono atque munere commendati nobis esse videantur. [19] Sit igitur, iudices, sanctum apud vos, humanissimos homines, hoc poetae nomen, quod nulla umquam barbaria violavit. Saxa et solitudines voci repondent, bestiae saepe immanes cantu flectuntur atque consistunt: nos, instituti rebus optimis, non poetarum voce moveamur? Homerum Colophonii civem esse dicunt suum, Chii suum vindicant, Salaminii repetunt, Smyrnaei vero suum esse confirmant, itaque etiam delubrum eius in oppido dedicaverunt: permulti alii praeterea pugnant inter se atque contendunt.
Non dovrei ammirarlo e ritenere che lo si deve difendere a ogni costo? Inoltre, noi siamo venuti a conoscenza dal pensiero di personalit? autorevoli e di grandissima cultura che l'apprendimento di qualunque altra disciplina si fonda sulla teoria, sugli insegnamenti e sul talento personale; il poeta invece si avvale del suo stesso modo di essere ed ? spinto a comporre dalle forti capacit? della sua mente, come animato da una sorta di ispirazione divina. Per questo motivo ben a ragione il nostro Ennio definisce ?sacri? i poeti, in quanto sembra che ci siano stati concessi quasi come un prezioso dono degli d?i. 19 Quindi, o giudici, poich? siete estremamente civili, considerate sacrosanto questo titolo di poeta, che mai nessun uomo, neanche barbaro, os? profanare. Le montagne e i deserti rispondono alla sua voce, persino gli animali pi? feroci diventano mansueti e si fermano al suo canto: e noi, che siamo stati educati esemplarmente, non dovremmo essere colpiti dalle parole dei poeti? Gli abitanti di Colofone sostengono che Omero sia loro compatriota, quelli di Chio lo rivendicano a s?, i cittadini di Salamina insistono di avergli dato i natali; quelli di Smirne, poi, ne sono cos? convinti che gli hanno persino dedicato un tempietto in citt?; numerosi altri se lo contendono con accanimento.
Trad. database progettovidio
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