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Mittente:
Bukowski
Re: Introvabile Properzio!!!   stampa
Data:
16/04/2002 15.37.48




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I .3
Quale si giacque la donna di Cnosso, e la nave di T?seo svaniva,
sfinita e languida sulla spiaggia deserta;
e quale Andromeda, la figlia di Cef?o, al primo sonno
s'abbandon?, libera ormai dalle aguzze scogliere;
e quale la Baccante, stanca della corsa assidua,
crolla a terra sull'erboso Apidano,
cosl mi apparve nel calmo respiro del sonno
Cinzia, la testa poggiata sulle mani abbandonate,
mentre traevo i miei passi ebbri per il molto vino
e nella notte tarda i servi agitavano le torce.
A lei, io che non avevo del tutto smarrito i miei sensi,
ad accostarmi provo, premendo piano il letto;
e sebbene me, vinto, sospingesse un duplice ardore
(Amore e Bacco, tutti e due potenze tremende)
ad abbracciare la donna giacente insinuando il mio braccio
e a carpir baci e a dar di piglio all'armi,
non ardivo turbare la quiete della mia signora,
temendo la gi? provata durezza delle sue collere,
ma rimanevo assorto e con lo sguardo intento,
come Argo di fronte alle corna prodigiose dell'Inachide.
Ora scioglievo dalla mia fronte corone di fiori
e le ponevo, Cinzia, alle tue tempie,
ora godevo a ricomporre le tue chiome sciolte,
ora ponevo nelle tue mani aperte mele furtive,
al tuo sonno indifferente elargivo ogni sorta di doni,
ma essi rotolavano via dal grembo reclinato,
e quando con lieve moto traevi un sospiro
attonito restavo nell'attesa, credendo a un vano segno,
che i sogni ti portassero insoliti terrori,
o che nel sogno qualcuno volesse a forza farti sua:
finch? la luna, oltrepassando le finestre dischiuse,
la luna che corre, mentre i suoi raggi amano indugiare,
col suo lieve chiarore le dischiuse gli occhi.
Puntando il gomito sul soffice cuscino cos? mi disse:
?Infine ti riporta al mio letto lo scorno sub?to
presso un'altra, che t'ha scacciato sbarrando la sua porta?
Dove hai sprecato le lunghe ore della notte, che era mia,
che esausto mi ritorni, ahim?, quando gi? dileguano le stelle?
Possa tu trascorrere, infame, le stesse notti
che di continuo imponi a me, meschina!
Ora cercavo di ingannare il sonno, filando le purpuree lane,
dopo, gi? stanca, suonando la lira di Orfeo;
ma ogni poco, ritrovandomi sola, sommessamente piangevo
per i tuoi lunghi, ripetuti indugi nell'amore di un'altra,
finch?, riversa, il Sonno mi ravvolse con le sue dolci ali.
E fu questo l'estremo conforto alle mie lacrime?.


16
Non ? ch'io tema, Tullo, di varcar l'Adriatico con te,
o per il mar Egeo spiegar le vele,
con te potrei salire le montagne Rifee,
con te passare oltre le dimore di Memnone;
a trattenermi son le parole della donna mia, che a me s'aggrappa
e accorata mi supplica e trascolora in viso.
? lei che notti intere mi parla del fuoco che la riarde,
gi? vedendosi sola, maledice gli d?i;
e poi mi dice che non ? pi? mia, e poi minaccia,
come le amanti irate minacciano gli ingrati.
A questi suoi lamenti io non resisto un'ora:
alla malora chi in amore sa star tutto d'un pezzo!
Conterebbe poi tanto, per me, conoscere la dotta Atene,
e vedere gli antichi fasti d'Asia,
perch? poi, mentre la nave salpa, Cinzia mi lanci anatemi
e con le mani folli si strazi il viso,
racconti a un vento avverso i baci che le erano dovuti
e la durezza d'un infido amante?
Supera tu le meritate insegne del tuo congiunto,
ricorda i patti antichi agli alleati immemori.
Mai la tua giovent? fu disposta agli amori,
fu tuo pensiero sempre la patria in armi;
oh, non t'arrechi mai i miei travagli quel fanciullo con l'arco
e i tormenti ben noti alle mie lacrime!
Lascia me, che il destino ha voluto per sempre languente,
gettar la vita mia in un'inerzia estrema.
Molti in un lungo amore s'estinsero, senza rimpianti,
insieme a loro anche me la terra ricopra.
Non sono fatto per la gloria, io, non sono adatto all'armi:
vuole il destino che io affronti questa mia milizia.
Tu invece andrai dove dolce s'estende la Ionia,
o nei campi di Lidia, che l'acqua del Pattolo colora,
o in marcia varcherai le terre, o i mari navigando solcherai
e sarai parte d'un potere accetto.
Se un'ora non immemore di me allora ti raggiunga,
sappi ch'io vivo sotto dura stella.

Trad. Mondadori
  Introvabile Properzio!!!
      Re: Introvabile Properzio!!!
         Re: Introvabile Properzio!!!
            Re: Introvabile Properzio!!!
               Re: Introvabile Properzio!!!
 

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