Data:
17/04/2002 3.11.39
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Cicerone, Post reditum in senatu, 34
[34] Nolui, cum consul communem salutem sine ferro defendissem, meam privatus armis defendere, bonosque viros lugere malui meas fortunas quam suis desperare. ac si solus essem interfectus, mihi turpe, si cum multis, rei publicae funestum fore videbatur. Quod si mihi aeternam esse aerumnam propositam arbitrarer, morte me ipse potius quam sempiterno dolore multassem. sed cum viderem me non diutius quam ipsam rem publicam ex hac urbe afuturum, neque ego illa exterminata mihi remanendum putavi, et illa, simul atque revocata est, me secum pariter reportavit. mecum leges, mecum quaestiones, mecum iura magistratuum, mecum senatus auctoritas, mecum libertas, mecum etiam frugum ubertas, mecum deorum et hominum sanetitates omnes et religiones afuerunt. quae si semper abessent, magis vestras fortunas lugerem, quam desiderarem meas; sin aliquando revocarentur, intellegebam mihi cum illis una esse redeundum.
Essendo riuscito a difendere [lett. avendo difeso], da console, la stabilit? dello Stato [communem salutem, sicurezza comune] senza ricorrere alle armi [sine ferro], risolsi (altres?) di non [nolui] preservare la mia sicurezza, da privato cittadino, ricorrendo allo scontro armato, e ho preferito che i buoni cittadini provassero piet? della mia sorte, piuttosto che disperassero della propria. (Infatti,) se fossi rimasto ucciso io solo, sarebbe sembrato un atto vergognoso perpetrato nei miei confronti, ma se fossi stato ucciso insieme a molti altri, si sarebbe rivelata una vera disgrazia per lo Stato. Se considerassi la mia come una tribolazione senza fine e per giunta sempre incombente, avrei optato per la morte [multassem = multavissem, lett. mi sarei punito] invece che per una sofferenza continua. Ma considerando che io avrei condiviso con lo stato repubblicano la mia lontananza [lett. sarei stato lontano (afuturm) non pi? a lungo de?] da Roma [ex hac urbe], ritenni che non dovessi rimanere in citt?, in una situazione in cui la Repubblica fosse stata messa al bando [illa exterminata]; e infatti, non appena lo stato legittimo delle cose fu ristabilito, essa mi riport? con s?. Insieme alla mia persona, sono mancate (da Roma) le leggi, i tribunali, le magistrature, l'autorit? del senato, financo l'ubert? delle messi, ogni decoro e rispetto [sanctitates et religiones] divino e umano [Cicerone fa coincidere, con l' "arroganza" che gli ? propria, il giusto assetto statale con la propria persona]. Nel caso queste cose mancassero per sempre, piangerei la vostra sorte, piuttosto che stare in ansia per la mia; al loro ritorno, sapevo che sarei dovuto tornare con [una cum] loro.
Trad. Bukowski
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