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Bukowski
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Data:
23/04/2002 13.30.52
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[7] Tale era il rispetto tra i coniugi: ma esso non appare forse consentaneo anche in rapporti diversi di parentela? Ad esempio, per chiarirne con una normalissima testimonianza l'alta validit?, per un certo periodo di tempo n? il padre si lavava in presenza del figlio adulto, n? il suocero in presenza del genero. ? chiaro, dunque, che al sangue e alla parentela fu tributato tanto rispetto, quanto agli stessi d?i immortali, perch? pur tra vincoli cosi sacri non era lecito denudarsi pi? di quanto fosse lecito in alcun luogo consacrato. [8] I nostri antenati istituirono anche l'abitudine di un convito solenne - detto ? caristia ? -, cui potevano partecipare soltanto congiunti ed affini, allo scopo di eliminare nel corso del pranzo sacro, tra la generale letizia e con l'intervento di pacieri, eventuali motivi di attrito che ci fossero tra persone legate da parentela. [9] I giovani tributavano ai vecchi onori cosi alti e cospicui, come se le persone anziane fossero loro padri comuni. Perci? essi, nel giorno in cui il senato teneva seduta, accompagnavano sempre qualche senatore loro congiunto o amico del padre fino alla Curia e, fermi alle porte, rimanevano in attesa di riaccompagnarlo a casa. Con questa volontaria attesa essi abituavano corpo ed animo ad affrontare operosamente i futuri impegni pubblici ed insegnavano loro stessi agli altri, con la preparazione alla fatica, le virt? che tra breve avrebbero messo in luce. Invitati a convito, chiedevano con cura chi vi avrebbe partecipato, per non arrivare e sedersi prima di quelli che fossero pi? attempati di loro, e al levar delle mense li facevano alzare ed allontanarsi prima di loro. Dal che appare con quanta moderazione e riserbo abbiano usato parlare in loro presenza anche a tavola. [10] I nostri avi durante i conviti cantavano +++ accompagnandosi col flauto le illustri imprese dei loro antenati per rendere i giovani pi? desiderosi di imitarle. Che cosa ci sarebbe potuto essere di pi? nobile, che di pi? utile di questo certame? I giovani tributavano ai vecchi l'onore loro dovuto, i vecchi accompagnavano, alimentandoli, gli entusiasmi di coloro che si affacciavano alle soglie di una vita operosa. Quale Atene, quale scuola filosofica, quali attivit? straniere si potranno mai preferire a questo patrio costume? Da qui nascevano i Camilli, gli Scipioni, i Fabrizi, i Marcelli, i Fabii: da qui, per non dilungarmi troppo nel passare in rassegna ad una ad una le figure pi? gloriose del nostro impero, da qui, dico, presero a splendere i divini Cesari, cio? gli astri pi? luminosi del cielo.
Trad. UTET
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