Data:
24/04/2002 1.29.41
rispondi
al msg
nuovo
msg
cerca nel forum
torna
all'indice |
Il tuo brano ? liberamente tratto da Livio, Storia di Roma, XLV, 27-28 passim
L. Emilio Paolo, messo a capo dell'accampamento Sulpicio Gallo, se ne parte [presente storico-narrativo, e cos? i seguenti] alla volta [lett. e va a] di Delfi, sede del famoso oracolo. Quindi, discende verso la Calcide, per poi passare in Aulide, (dove c'? un) porto famoso, che dista 3 miglia, nel quale un tempo era stata ancorata la flotta di mille navi di Agamannone. Poi raggiunse Oropo, nel territorio della Beozia, e (quindi) raggiunse Atene, (citt?) di ricca fama e ricca [lett. che ha] di molte cose degne d'esser viste: l'acropoli, i porti, i cantieri navali, i monumenti dei grandi comandanti, le statue di uomini e divinit?. Dopo aver sacrificato a Minerva, protettrice dell'acropoli, [sempre Emilio] se ne part? e giunse, il giorno dopo, a Corinto; visit? Sicione ed argo, due famose citt?; quindi Epidauro e Lacedemone, famosa non tanto per la bellezza architettonica [magnificentia operum], quanto per la sua rigorosa costituzione; infine, (passando) per Megalopoli, sal? ad Olimpia, dove vide altre cose degne di attenzione [lett. la costruz. ? al passivo]: (in particolare,) si emozion? molto soprattutto alla vista della statua di Giove.
Trad. Bukowski
|