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Bukowski
Re: traduzione versioni Cicerone   stampa
Data:
24/04/2002 15.40.28




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Cicerone, Doveri, I, 122-123

[122] Et quoniam officia non eadem disparibus aetatibus tribuuntur aliaque sunt iuvenum, alia seniorum, aliquid etiam de hac distinctione dicendum est. Est igitur adulescentis maiores natu vereri exque iis deligere optimos et probatissimos, quorum consilio atque auctoritate nitatur; ineuntis enim aetatis inscitia senum constituenda et regenda prudentia est. Maxime autem haec aetas a libidinibus arcenda est exercendaque in labore patientiaque et animi et corporis, ut eorum et in bellicis et in civilibus officiis vigeat industria. Atque etiam cum relaxare animos et dare se iucunditati volent, caveant intemperantiam, meminerint verecundiae, quod erit facilius, si in eiusmodi quidem rebus maiores natu nolent interesse.
[123] Senibus autem labores corporis minuendi, exercitationes animi etiam augendae videntur, danda vero opera, ut et amicos et iuventutem et maxime rem publicam consilio et prudentia quam plurimum adiuvent. Nihil autem magis cavendum est senectuti quam ne languori se desidiaeque dedat; luxuria vero cum omni aetati turpis, tum senectuti foedissima est. Sin autem etiam libidinum intemperantia accessit, duplex malum est, quod et ipsa senectus dedecus concipit et facit adulescentium impudentiorem intemperantiam.

122. Ancora. Le diverse et? non hanno gli stessi doveri: altri sono i doveri dei giovani, altri quelli dei vecchi. A proposito di questa distinzione conviene perci? dire qualche cosa. E' dovere del giovane rispettare gli anziani, scegliendo tra essi i pi? specchiati e stimati, per appoggiarsi al loro autorevole consiglio; perch? l'inesperienza giovanile ha bisogno di essere sorretta e guidata dalla saggezza dei vecchi. E soprattutto bisogna tener lontani i giovani dai piaceri sensuali, ed esercitarli nel tollerare le fatiche e i travagli dell'animo e del corpo, s? che possano adempiere con vigorosa energia i loro doveri militari e civili. E anche quando vorranno allentare lo spirito e abbandonarsi alla letizia, si guardino dall'intemperanza e si ricordino del pudore; cosa che riuscir? loro tanto pi? facile se non impediranno che a ricreazioni di tal genere assistano gli anziani.
123. Quanto ai vecchi, essi dovranno diminuire le fatiche del corpo e aumentare gli esercizi della mente; e dovranno impegnarsi ad aiutare con consigli e saggezza quanto pi? ? possibile gli amici, la giovent? e, soprattutto, la patria. D'altra parte, non c'? cosa da cui la vecchiaia debba pi? rifuggire che dall'abbandonarsi a una torpida inerzia; e la lussuria, se ? brutta in ogni et?, nella vecchiaia ? suprema vergogna; se poi vi si aggiunge anche l'intemperanza nei piaceri, doppio ? il male, perch? la vecchiaia, mentre disonora se stessa, rende pi? sfacciata l'intemperanza dei giovani.

Trad. database progettovidio


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