Data:
19/06/2002 18.57.28
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Eutropio, Breviarium, VII, 8
Dopo aver concluse le guerre in tutto il territorio (sottoposto all'influenza romana), Ottaviano Augusto torn? a Roma [acc. sempl. moto a luogo nome citt?], dodici anni [lett. nel dodicesimo anno che?] dopo essere stato fatto console. A partire da quell'anno [ex eo], resse, nella sua unica persona [lett. da solo], lo Stato per 44 anni [per + acc. tempo continuato]. In precedenza, infatti, per 12 anni, lo aveva condiviso con Antonio e Lepido [il triumvirato]. Dunque - dall'inizio alla fine [usque ad] del suo principato - intercorsero 56 anni. Mor?, infine, di vecchiaia [lett. di morte ordinaria, comune], a 76 anni, in una cittadella della Campania, Atella. Venne sepolto a Roma [locativo], al Campo Marzio, (lui, Augusto) personaggio eccezionale [vir] che - non a torto [non inmerito] - fu considerato in tutto e per tutto [ex maxima parte; forse potremmo anche intendere: dalla stragrande maggioranza] simile a un dio. Difatti, senza dubbio [facile], nessuno [neque? ullus] sort? pi? successi di lui [fuit felicior eo] in guerra, o fu (di lui) pi? misurato durante i periodi di pace. Durante i 44 anni in cui, unica (vera) autorit? [lett., da solo], resse lo Stato, visse seguendo la massima discrezione [civilissime], munifico nei confronti di tutti (i suoi sudditi), particolarmente fedele agli amici, che elev? con tali onori da assimilarli, praticamente [paene], al proprio rango (di principe).
Trad. Bukowski
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