LETTERATURA torna alla homepage
PRECICERONIANA CICERONIANA AUGUSTEA IMPERIALE RISORSE
     
Ovidio


  Cerca







Progetto Ovidio - forum

pls - prima d'inoltrare richieste in forum
leggete le condizioni e i suggerimenti del FORUM NETIQUETTE

FORUM APERTO
>>> qualche suggerimento per tradurre bene (da: studentimiei.it)

--- altri forum di consulenza: DISCIPULUS.IT - LATINORUM - LATINE.NET ---



Leggi il messaggio

Mittente:
Bukowski
Re: Seneca entro domani!   stampa
Data:
08/07/2002 22.36.35




Rispondi a questo messaggio  rispondi al msg

Scrivi un nuovo messaggio  nuovo msg

Cerca nel forum  cerca nel forum

Torna all'indice del forum  torna all'indice
Seneca, Consolazione a Polibio, IV

Possiamo (pur) accusare il fato ben a lungo [diutius], (tuttavia) non siamo in potere di cambiarlo: (il fato ci) sta (di fronte) inflessibile ed inesorabile; non c'? alcuno che riesca a smuoverlo [lett. nessuno (lo) muove] con insulti, pianti o denunce; (esso) non risparmia, n? concede mai alcunch? a nessuno. Ragion per cui, risparmiamo(ci) [cong. esortativo] lacrime inutili [lett. proficientibus nihil, che portano a nulla]; un simile dolore [lett. codesto dolore] pi? facilmente ci inabisser? negli inferi, piuttosto che liberarcene; il qual (dolore) se (? vero che) ci tormenta, (e al contrario) non ci aiuta, dobbiamo affrancarcene al pi? presto [primo quoque tempore], come dobbiamo liberare la nostra vita [lett. il (nostro) animo] da vani conforti e da una certa "masochista" [lett. amaro piacere] disposizione alla sofferenza. Difatti, se la (stessa) ragione non porr? fine [fecerit finem; ? in atto la "consecutio"] alle nostre lacrime, (a maggior ragione) non lo far? la sorte.
Ors?, volgi lo sguardo all'umanit? intera: dappertutto c'? ampio e costante motivo [materia] di pianto: la penosa [laboriosa] indigenza chiama l'uno ad una quotidiana fatica; l'ambizione, mai doma, pungola un altro; un altro (ancora) ? in ansia [metuit] per le proprie ricchezze, che (pur) aveva desiderato, e si affanna [laborat] per il suo stesso oggetto di desiderio [voto]; la solitudine tormenta l'uno, la fatica l'altro; la ressa (di "clienti") che affolla in continuazione il vestibolo (tormenta) un altro (ancora); questo si lagna d'avere prole, questo (altro) di averla persa; (insomma) le lacrime ci verranno meno prima che gli (stessi) motivi del (nostro) dolerci.
Non ti rendi conto di che genere [qualem] di vita la natura ci ha promesso, (natura) che prima cosa (propria) dei neonati volle fosse il pianto? Nasciamo con questo preludio [in senso ironico], e l'intera sequela [ordo] degli anni a venire [sequentium] s'accorda con esso. Cos? viviamo, e perci? dobbiamo fare con moderazione [lett. la costruzione ? al passivo] ci? che ? da farsi spesso; e, quando osserviamo [respicientes] quante e quali tristezze [quantum? rerum tristium] c'incombono alle spalle, dobbiamo - se non proprio asciugare le lacrime - almeno conservarne [per ben distribuirle nella teoria dei nostri dolori, s'intende]. E in effetti, non c'? nulla che meriti d'esser risparmiato che questo [cio? il pianto, le lacrime], di cui tanto frequente ? l'uso.

Trad. Bukowski
  Seneca entro domani!
      Re: Seneca entro domani!
 

aggiungi questa pagina ai preferiti aggiungi ai preferiti imposta progettovidio come pagina iniziale imposta come pagina iniziale  torna su

tutto il materiale presente su questo sito è a libera disposizione di tutti, ad uso didattico e personale, non profit/no copyright --- bukowski

  HOMEPAGE

  SEGNALA IL SITO

  FAQ 


  NEWSGROUP

%  DISCLAIMER  %

ideatore, responsabile e content editor NUNZIO CASTALDI (bukowski)
powered by uapplication.com

Licenza Creative Commons
i contenuti di questo sito sono coperti da Licenza Creative Commons