Data:
04/09/2002 0.26.01
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Eh s?, difficilotta. Zeppa di locuzioni idiomatiche. Ma, scorto il senso, tutto fila liscio eheheheh. Saluti.
Cicerone, Lettere ai familiari, VII 5 passim
Cesare, desidererei raccomandare quest'uomo alla tua benevolenza [puoi rendere cos?: (hunc) velim omni tua comitate complectare; riguardo quest'ultimo lemma, credo piuttosto si tratti di "complectere", imperat. di complector], tal che tutti i favori che, per mio conto [per me: cio?, come se lo facessi a me], tu sia indotto a voler fare nei confronti dei miei (cari) [omnia, quae possis adduci ut velis conferre in meos; posse adduci ut + cong. ? costruzione idiom.; ad es. adduci non possum ut putem (esempio di IL) = non posso essere indotto a credere = non riesco a credere; conferre in aliquem = fare del bene, giovare a qualcuno], tu li riversi (piuttosto) in lui solo. Mi rendo garante di quest'uomo presso di te [aliquid de aliquo alicui spondere, altra costruzione idiomatica], non con quella formale [vetere, vecchia, abusata] espressione [verbo] che - quando la usai [lett. scripsissem] per rivolgermi a te a riguardo di Milone - tu giustamente [iure] canzonasti [lusisti; ovvero, Cesare s'era preso gioco della "deferenza" utilizzata, in quell'occasione, da Cicerone], ma schiettamente [lett.: more Romano, romanamente, alla romana, senza peli sulla lingua], (ovvero) come [quo modo] si esprimono (tra loro) uomini non pedanti [inepti], (dicendoti) che non c'? uomo pi? probo, migliore e pi? "in gamba" [pudentiorem] (di costui). (A ci?) si aggiunga che ? una cima [lett. ducit familiam; in senso figurato; tiene banco, ? "capomastro"] in diritto civile, (forte) della (sua) singolare capacit? di tenere a mente (le cose), e (soprattutto) della (sua) immensa cultura e perizia. (E tuttavia) io non sto chiedendo, per lui [huic, dat. vantaggio], un tribunato o una prefettura o la certa garanzia [certum nomen] di qualche favore [benefici]; sto implorando (semplicemente) la tua benevolenza e magnanimit?, pur se non mi oppongo a che [neque impedio quominus (cong. dopo verbi d'impedimento = che non)] - se lo riterrai opportuno [lett. se ti sar? piaciuto cos?; traduco in fut. sempl. per via della legge dell'anteriorit?] - tu ti spinga ad ornarlo [hisce ornes eum] anche con qualche "spicciolo di gloriuzza" [insignibus gloriolae]. Insomma, (ti affido) quest'uomo completamente [totum], lo faccio passare - come si suol dire [ut aiunt] - dalla mia a codesta tua mano, gloriosa e leale [lett. insigne per vittoria e per lealt?].
Trad. Bukowski
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