Data:
03/10/2002 18.26.16
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Plinio il Giovane, Lettere, IV 19 passim
Poich? il tuo attaccamento alla famiglia ? esemplare [lett. sei esempio di "pietas", amore, devozione verso la famiglia], poich? hai amato con pari amore [ovvero, contraccambiandolo] (tuo) fratello, un grand'uomo [optimum] e affezionatissimo a te; poich? ami sua figlia [= tua nipote] come fosse tua (figlia) - e non solo con l'amore di una zia, ma (a tutti gli effetti) prendendo il posto (affettivo) del padre morto [amissi] - ; (ebbene, per tutte queste ragioni) sono certo [non dubito] che ti far? sommo piacere sapere [cum cognoveris] che (ella) [la bambina] vien su [= cresce] degna del padre, di te e del nonno [cio?, ha le ottime qualit? tipiche della famiglia, generazionali]. Ha una grande intelligenza, ed un'estrema schiettezza di modi [frugalitas]; mi vuol bene, il che ? (gi?) indizio di moralit? [modestino, lui :))]. A queste (qualit?) unisce quella passione per la cultura che le viene dall'affetto che prova nei miei confronti. Ha i miei libri, li legge in continuazione ["lectito" ? frequentativo di "lego"], li manda addirittura a memoria. Quale premura la afferra quando mi appresto ad una causa [cum videor acturus (perifrastico) causas], e quanta gioia, una volta che l'ho terminata [cum egi]! Ella stabilisce chi la informi di quale consenso, quali applausi io abbia suscitato, quale successo [lett. eventum, risultato] io abbia conseguito nella causa. Sempre lei, quando tengo delle letture pubbliche [recito], prende posto [sedet] in (una sala) prospiciente e - nascosta da una tenda - capta [excipit] con avidissime orecchie le lodi che mi vengono fatte [lett. nostre]. Inoltre, intona i miei versi, e li accompagna con la cetra, senza alcun altro maestro se non l'affetto (che nutre nei miei confronti) [un po' morbosetta, questa nipotina, non trovi?], (affetto) che (di per s?) ? (gi?) un ottimo maestro. A motivo di tutto ci?, nutro la vivissima speranza che (questo nostro) legame affettivo [concordiam] sar? infinito [perpetuam] e (che anzi) aumenter? col tempo.
Trad. Bukowski
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