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Bukowski
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Re: traduzione e costrutti
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Data:
18/10/2002 15.09.49
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Curzio Rufo, Storia di Alessandro Magno, III passim
Sed omnium oculos animosque in semet converterant captivae mater coniuxque Darei: illa non maiestate solum sed etiam aetate venerabilis, haec formae pulchritudine nec illa quidem sorte corruptae; receperat in sinum filium nondum sextum annum aetatis egressum, in spem tantae fortunae, quantam pater eius paulo ante amiserat, genitum. At in gremio anus aviae iacebant adultae virgines duae non suo tantum, sed etiam illius maerore confectae. Ingens circa eam nobilium feminarum turba constiterat laceratis crinibus abscissaque veste, pristini decoris inmemores, reginas dominasque veris quondam, tunc alienis nominibus, invocantes. Illae suae calamitatis oblitae in utro cornu Dareus stetisset, quae fortuna discriminis fuisset, requirebant: negabant se captas, si viveret rex. Sed illum equos subinde mutantem longius fuga abstulerat. In acie autem caesa sunt Persarum peditum C milia, decem equitum; at a parte Alexandri ad quattuor et quingenti saucii fuere, ex peditibus XXX omnino et duo desiderati sunt, equitum centum quinquaginta interfecti: tantulo inpendio ingens victoria stetit!
Ma la madre e la moglie [coniux] di Dario, (fatte) prigioniere, avevano attirato su di s? [in semet; il "met" ? una particella rafforzativa] lo sguardo [lett. gli occhi] e l'attenzione [animos] di tutti; quella [la madre], venerabile non solo per la maest?, ma anche per la vecchiaia [lett. per l'et?]; questa [la moglie], di una bellezza che neppure la malasorte aveva sfiorito [corruptae]; (ella, la moglie) aveva preso in grembo il figlioletto non ancora settenne, generato [genitum] nella speranza di (ereditare) quella grande fortuna, che suo padre aveva perso poco prima. Invece, in grembo all'anziana nonna giacevano due fanciulle pi? grandi [adultae], rattristate [confectae] non tanto per la propria (sventura), quanto per la mestizia di lei [dell'anziana donna]. Intorno a lei [all'anziana donna] si era raccolta una gran folla di nobili donne, le quali - laceratisi i capelli e squarciatesi le vesti - dimentiche dell'antica dignit?, invocavano [le quali? invocavano = invocantes] le (loro) regine e padrone [ovvero, la madre e la moglie di Dario, appunto] con titoli [nominibius] un tempo [quondam] legittimi, (ma) in quel momento [tunc] inappropriati [alienis; dato ch'erano, come detto, prigioniere, e dunque decadute dalla loro dignit?]. E loro, incuranti [oblitae] della propria sventura, chiedevano in quale ala [in utro cornu] (dello schieramento) si fosse trovato dario e quale fosse stato l'esito [fortuna] dello scontro; rifiutavano di considerarsi prigioniere, se il re fosse ancora vivo. Ma la fuga aveva condotto [abstulerat - aufero] lui [Dario] assai lontano [longius], lui che mutava cavalli di continuo. Durante lo scontro, vennero uccisi 100mila fanti e 10mila cavalieri persiani; dalla parte di Alessandro, invece, risultarono 504 feriti, e - in totale [omnino] - 302 fanti e 150 cavalieri uccisi. Un'importantissima vittoria fu (dunque) conseguita con una perdita irrisoria [tantulo]!
Trad. Bukowski
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• traduzione e costrutti Re: traduzione e costrutti
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