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Mittente:
...:::Bukowski:::...
Lucrezio - Sacrificio di Ifigenia - x Antonello   stampa
Data:
28/10/2002 2.43.29




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Ti ho fatto la costruzione e una traduzione mooolto letterale, con note.

Lucrezio, La natura, I, 84-101

Aulide quo pacto Triviai virginis aram
Iphianassai turparunt sanguine foede 85
ductores Danaum delecti, prima virorum.
cui simul infula virgineos circum data comptus
ex utraque pari malarum parte profusast,
et maestum simul ante aras adstare parentem
sensit et hunc propter ferrum celare ministros 90
aspectuque suo lacrimas effundere civis,
muta metu terram genibus summissa petebat.
nec miserae prodesse in tali tempore quibat,
quod patrio princeps donarat nomine regem;
nam sublata virum manibus tremibundaque ad aras 95
deductast, non ut sollemni more sacrorum
perfecto posset claro comitari Hymenaeo,
sed casta inceste nubendi tempore in ipso
hostia concideret mactatu maesta parentis,
exitus ut classi felix faustusque daretur. 100
tantum religio potuit suadere malorum.


Ductores delecti Danaum - prima virorum - turparunt aram Triviai virginis sanguine Iphianassai Aulide pacto quo foede.

I duci scelti dei Danai [= degli Achei, dei Greci; Danaum, gen pl. arcaico per "Danaorum"; quest'utilizzo dell'arcaico, qui e in seguito, ? volto a conferire solennit? al racconto] - la parte eletta ["prima", neutro pl. sostantivato; oggi si direbbe: il fior fiore] degli eroi - violarono [turparunt = turpaverunt] l'altare della Trivia [= Artemide, detta "Trivia" perch? la sua immagine era venerata nei trivi, incroci tra strade campestri] vergine col sangue di Ifianasse [= Ifigenia; Lucrezio utilizza la variante omerica del nome, per di pi? col genitivo arcaico, per conferire maggiore solennit? epica al racconto] in Aulide [qui, poeticamente, la particella "in" (in + abl. stato in luogo) ? stata omessa] in quel modo [quo pacto; ovvero: ad esempio; costruzione avverbiale] turpemente.

Muta metu summissa genibus petebat terram simul infula - data circum comptus virgineos - profusast cui parte malarum ex pari utraque et simul sensit parentem adstare maestum ante aras et ministros celare ferrum propter hunc
atque civis effundere lacrimas aspectu suo.

Muta per il terrore [nota la forte assonanza "muta metu"], piegata sulle ginocchia, (Ifigenia) cadeva a terra non appena [simul = simul ac] la benda (sacrificale) - avvolta ai capelli verginei - scese gi? [profusast = profusa est, per aferesi] a lei lungo le guance [malarum - mala, ae] su entrambi i lati e non appena scorse [sensit] il padre [parentem, Agamennone] stare in piedi [adstare] affranto davanti all'altare e (non appena scorse) i sacerdoti celare la spada accanto a lui [hunc propter; la particella segue per anastrofe il pronome cui si riferisce, invece che precederlo; l' "hunc" ? riferito ovviamente ad Agamennone] e (non appena scorse) i cittadini [civis = cives] piangere alla sua vista.

Nec quod princeps donarat regem nomine patrio quibat prodesse miserae in tempore tali.

N? il fatto che [quod] per prima [princeps] aveva donato [donarat = donaverat] al re il nome di padre [qui "dono" regge l'acc. della pers. cui si dona e l'abl. della cosa che si dona; l'espressione significa, semplicemente, che Ifigenia era primogenita di Agamennone] poteva [quibat - queo; usato spec. in frasi negative] essere di vantaggio alla sventurata in un'occasione simile.

Nam sublata (est) manibus virum atque tremibunda deductast ad aras, non ut posset comitari Hymenaeo claro more sollemni sacrorum perfecto, sed (ut) - casta inceste in tempore ipso nubendi - hostia maesta parentis concideret mactatu, ut exitus felix faustusque daretur classi.

Infatti, venne sollevata da mani virili [virum, arcaico per "virorum", di uomini] e, tutta tremante, venne condotta [deductast = deducta est, per aferesi] all'altare, non per poter essere accompagnata col chiaro canto imeneo [quello imeneo ? il canto nuziale = non per essere condotta all'altare in qualit? di sposa; in effetti Ifigenia avrebbe dovuto sposarsi con Achille], adempiuto [perfecto] il rito solenne, ma (affinch?) - (vergine) pura empiamente [inceste; empiamente perch? la sua purezza non era volta al matrimonio, bens? qui avvalorava il sacrificio "empio" dell'immolazione] nel tempo stesso delle nozze [= proprio in et? di nozze] - (come) vittima disgraziata del(lo stesso) padre soccombesse al sacrificio ["mactatu", qui abl. sing. del rarissimo "mactatus", e non supino, come potrebbe apparire], affinch? partenza benaugurale fosse data alla flotta [il sacrificio di Ifigenia era stato voluto da Agamennone per imbonirsi la volont? divina in vista della partenza della flotta achea alla volta di Troia].

Religio potuit suadere tantum malorum.

La religione [ma qui intesa in senso molto negativo, quasi sinonimo di "superstizione, nell'ottica lucreziana] riusc? a persuadere tanto male [malorum, gen. partitivo].

Trad./costr./note Bukowski
  Lucrezio - Sacrificio di Ifigenia - x Antonello
 

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