Data:
31/10/2002 14.45.24
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Cicerone, Filippiche, IV, 7-8
Avevo per certo che la vostra opinione, o Quiriti, era quella che (effettivamente poi) avete esposto [lett. che la pensavate cos? come?]. E allora? Ritenete forse che i municipi, le colonie, le prefetture la pensino diversamente? Chiunque su questa terra [lett. omnes mortales] la pensa allo stesso modo: bisogna far ricorso a tutte le armi di coloro che desiderano salvare lo Stato [lett. haec], per fronteggiare quel flagello [= Antonio]. E quindi? Appare forse, o Quiriti, meritevole di biasimo il giudizio di D. Bruto (su Antonio), (giudizio) che avete potuto conoscere in base alla sua odierna notificazione? Rispondete di no, e dite bene, o Quiriti! La stirpe di Bruto, la sua ascendenza [nomen], ? stata - per esprimermi cos? [quasi] - un beneficio e un dono che gli d?i immortali hanno elargito per fortificare, o quantomeno recuperare, la libert? del popolo romano! Ebbene, qual ? stato il giudizio di D. Bruto a riguardo di M. Antonio? Lo tiene fuori dalla provincia, gli oppone l'esercito, spinge alla guerra l'intera Gallia, gi? in fermento di propria iniziativa e per propri motivi. Se Antonio (?) console, (allora) Bruto (? un) nemico; ma se Bruto (?) il salvatore della patria, (allora ?) Antonio (ad essere il vero) nemico! E allora, potremmo forse esitare di fronte a questo dilemma [ovvero, quale dei due sia veramente nemico o salvatore]? D'accordo con voi (o Quiriti) [lett. come voi? cos? il senato?] - che, all'unanimit?, affermate che non c'? modo d'esitare - il senato ha or ora ha deliberato che D. Bruto ? un grande benemerito della patria, poich? difende (da sempre) l'autorit? del senato e la libert? e l'impero di Roma. Ebbene, da chi li difende? Da un nemico, senza dubbio: c'? infatti altra difesa che meriterebbe d'esser lodata?
Trad. Bukowski
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