Cerca |
|
|
|
|
pls
- prima d'inoltrare richieste in forum
leggete le condizioni e i suggerimenti del FORUM NETIQUETTE
FORUM APERTO
>>> qualche suggerimento per tradurre bene (da: studentimiei.it)
--- altri forum di consulenza: DISCIPULUS.IT - LATINORUM - LATINE.NET ---
|
|
|
Leggi il messaggio
Mittente:
Bukowski
|
Re: Cicero
|
stampa
|
Data:
04/11/2002 15.40.00
rispondi
al msg
nuovo
msg
cerca nel forum
torna
all'indice |
Cicerone, Pro C. Rabirio Postumo Oratio, XIII
Per capire: nel 55 Aulo Gabinio, governatore della Siria e uomo di fiducia di Pompeo, concluse un accordo con Auletes. In cambio di diecimila talenti lo avrebbe rimesso sul trono. I 10000 talenti sarebbero stati suddivisi tra diverse persone tra cui Cesare e Pompeo. Il finanziere Rabirio avrebbe riaccompagnato Auletes in Egitto. Gabinio sapeva che il Senato romano era contrario all'operazione militare a causa del responso degli Oracoli Sibillini, ma sapeva anche di poter contare sull'appoggio di Pompeo, che voleva riportare Auletes sul trono. Nella primavera del 55 a.C. Gabinio procedette alla occupazione dell'Egitto. Il governatore della Siria Gabinio e il finanziere Rabirio si preoccuparono di riscuotere quanto era stato concordato. Rabirio riusc? a farsi nominare da Auletes ad una alta carica con il compito di controllore economico. Ma dovette fuggire da Alessandria in seguito ad una sollevazione popolare. Nel settembre del 54 Gabinio, rientrato a Roma, venne processato per non aver rispettato gli Oracoli Sibillini, ma venne prosciolto con 38 voti contro 32. In seguito Gabinio fu processato per concussione nei riguardi dei pubblicani siriani. Venne difeso da Cicerone che per? perse la causa. Gabinio fu condannato all'esilio. Scomparso dalla scena Gabinio, gli accusatori si scatenarono contro C. Rabirio Postumo, il suo finanziere. Cicerone ne assunse la difesa. Di questo processo non ? noto l'esito. Fonte: http://web.genie.it/utenti/i/inanna/l... .
A questo riguardo [hic, avv.], essi hanno fornito or ora la loro versione [dixerunt] davanti a questo tribunale, contemporaneamente alla nostra (difesa): con quanto cipiglio [quibus superciliis] hanno respinto l'accusa relativa ai 10mila talenti! Gi? conoscete [nostis = novistis; difettivo] l'insulsaggine tipicamente greca: allora, liquidavano il tutto con una scrollata di spalle, tenendo conto delle circostanze [causa temporis], come suppongo; ma ora non ? davvero il caso! Comunque, chi gi? una volta abbia giurato il falso, non merita d'essere pi? creduto, per quanto chiami a testimoni del proprio giuramento pi? e pi? d?i; tanto pi? che [praesertim cum + cong.], o giudici, in processi di questo calibro non viene, di regola, neanche dato adito [locus] a (qualche altro) nuovo teste, e - per ci? - vengono confermati [retineantur] gli stessi giudici del primo dibattimento [qui fuerint de reo], di modo che abbiano chiaro gi? ogni particolare e non sia possibile imbastire [fingi] qualche elemento nuovo. Che fine abbia fatto il denaro: coloro che subiscono questo capo d'imputazione, di regola, non vengono condannati con tribunali specifici [suis propriis; francamente, date anche le integrazioni, il testo non mi ? comprensibilissimo: ciononostante, credo sia da legarsi al periodo precedente, come senso; il corpo tribunalizio, che s'interessa del reato di concussione, amministra tutte le sfaccettature del caso]. Del resto, se Gabinio avesse fornito le (opportune) garanzie, se il popolo avesse ricevuto adeguato risarcimento dai suoi [di Gabinio] beni, del denaro (presumibilmente) ricevuto da Postumo dalle mani di Gabinio [ab eo] - per quanto grande (fosse la somma) - non verrebbe richiesta restituzione. Come si pu? facilmente arguire, in questo genere di processi, di regola si richiede restituzione di denaro solo da parte di chi, secondo precedente accusa, ? stato dimostrato, e condannato, d'averlo ricevuto. Ma allora, su cosa verte l'imputazione (del mio cliente)? Che razza di storia ? questa [lett. ma dove siamo]? Quale manovra o accusa tanto perversa e forviante dal vero! Qui ? sott'accusa non chi ha sgraffignato del denaro al re (Tolomeo) - qual ? stata, appunto, l'imputazione comminata a Gabirio - ma, al contrario, chi al re ha fatto credito di un'ingentissima somma! Insomma: quel tizio [il re, appunto] ha procacciato denaro a Gabirio, mentre doveva restituirne al qui presente (Postumo) [huic]. E' cos?? Suvvia, fatemi capire [cedo]: dato che il debitore di Postumo non gli ha risarcito il debito, ma ha girato la somma a Gabinio, ora - una volta condannato Gabirio - la difesa a chi spetta: a chi, alla fine, s'? intascato il denaro o, piuttosto, al qui presente imputato?
Trad. Bukowski
|
|
• Cicero Re: Cicero
|
|
|
|
|
|
tutto
il materiale presente su questo sito è a libera disposizione di tutti,
ad uso didattico e personale, non profit/no copyright --- bukowski
|
|
|