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Bukowski
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Data:
20/11/2002 1.01.34
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Il tuo brano ? "ispirato" alla Naturalis Historia di Plinio, XVIII 41
C. Furio Cresino, liberto, raccoglieva - nel suo misero campicello - frutti pi? copiosi rispetto (a quelli raccolti) nelle immense distese del vicinato. Il suo raccolto, per questo motivo, era oggetto dell'invidia dei vicini [lett. la costr. ? all'attivo: i vicini giudicavano con occhi?] (i quali) - quasi che Cresino attirasse nel proprio campo con incantesimi le messi altrui - attendevano l'occasione per metterlo sotto accusa in tribunale. Quando l'eventualit? si verific?, l'astuto liberto si present? in tribunale insieme con la figlia, (una donna) molto robusta [validam] e con l'intero armamentario agricolo: un aratro molto ben fatto, marre di ottima fattura e buoi ben pasciuti [saturos]. Quindi, cos? si rivolse ai giudici: "Questi sono gl'incantesimi che ho usato, o giudici: strumenti [suppongo "instrumenta"] di ottima fattura, una figlia gran lavoratrice, molte nottate (passate al lavoro). (Dunque,) hanno affermato il falso, e sempre l'affermeranno, coloro i quali mi attribuiscono poteri magici". I giudici assolsero Cresino seduta stante e, anzi, biasimarono la stoltezza e la cattiveria dei (suoi) accusatori.
Trad. Bukowski
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