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...:::Bukowski:::...
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rufo - morte di alessandro
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Data:
21/11/2002 23.38.17
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Curzio Rufo, Storia di Alessandro Magno, X, 5 passim
Persae in lugubri veste cum coniugibus ac liberis vero desiderio Alexandri mortem lugebant.Adsueti sub regibus servilem vitam vivere, non alium rectorem sibi eo meliorem fuisse confitebantur.Fama Alexandri mortis ad Darei quoque matrem celeriter perlata est;quam non puduit lugubrem vestem sumere atque,laceratis crinibus,humi corpus abicere.Adsidebat ei altera ex neptibus,puella circiter viginti annorum,quae pari dolore flebat.Sed Sisigambis in morte Alexandri etiam suam, etiam neptium fortunam dolebat.Cogitabat enim: "Quem miserebit mei et mearum neptium?Qui alius Alexander futurus est?".Ad ultimum vitae eam pertaesum est atque dolori succubuit;cibo abstinuit et luce, atque post quinque dies exstincta est.
I Persiani, vestiti a lutto, piangevano - insieme alle consorti e ai figli - la morte di Alessandro con sincero cordoglio. Pur essendo abituati (da sempre) a vivere una vita da sudditi [servilem], riconoscevano di non aver (mai) avuto [non alium rectorem? fuisse sibi; costr. dativo di possesso] altro regnante migliore di lui. La notizia della morte di Alessandro giunse [lett. perlata est - perfero; fu riferita] rapidamente anche alla madre di Dario; ella non prov? vergogna [costr. impersonale con l'acc. della persona che prova vergogna] ad indossare l'abito del lutto e, strappatasi i capelli (per il dolore), e a gettarsi a terra [humi, locativo]. Le era accanto la seconda [nel senso: la pi? grande] delle nipoti, una ragazza di circa vent'anni, che piangeva con egual dolore. Ma Sisigamba [era il nome della donna] era afflitta per la sorte propria e delle (proprie) nipoti, con la morte di Dario. Infatti, pensava: "Chi avr? piet? [costr. impersonale con l'accusativo della persona che prova piet?] di me e delle mie nipoti? Ci sar? (mai) [lett. chi sar? (come) un altro Alessandro? [Alessandro aveva sempre avuto occhio di riguardo e compassione per la madre del proprio nemico]". Infine, volle farla finita [lett. le venne a noia la vita; costr. impersonale sempre con l'acc. della persona] e si lasci? vincere dal dolore; si lasci? morire di fame ["cibo abstinuit et luce" ? idiomatico]; mor? dopo 5 giorni.
Trad. Bukowski
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