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Mittente:
Bukowski
Re: Consolatio Polibio   stampa
Data:
24/11/2002 18.03.46




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Tutti codesti beni che ci dilettano di volutt? appariscente ma fallace, denaro, cariche, potere e tantissime altre cose che fanno istupidire di cieca cupidigia il genere umano, comportano fatica per l'acquisto, suscitano invidia in chi le vede e finiscono con l'opprimere proprio quelle persone che mettono in bella vista; sono pi? pericoli che vantaggi, sono sfuggenti ed incerte e non si lasciano trattenere facilmente; anche ammesso che non si prospettino timori per il futuro, comporta preoccupazioni il puro e semplice mantenimento di una grande prosperit?.
[6] Se vuoi credere a chi sa vedere la verit? a fondo, la vita ? tutta un supplizio. Gettati su questo mare profondo ed irrequieto, in un continuo fluttuare di marosi che ora ci sollevano ad inattese altezze, ora ci buttano abbasso e ci infliggono perdite superiori al guadagno, continuamente sballottati, non abbiamo mai dove fermarci: siamo sospesi e fluttuanti, sbattiamo l'uno contro l'altro, una volta o l'altra facciamo naufragio, sempre siamo in apprensione. Questo mare, cos? tempestoso ed aperto a tutte le bufere, nel quale navighiamo, non ha altro porto che la morte.
[7] Non invidiare dunque tuo fratello: egli riposa. ? finalmente libero, sicuro, eterno. Dietro di s?, lascia vivi Cesare e tutti i suoi figli, te e gli altri fratelli; prima che la fortuna mutasse qualcosa del suo favore, mentre era ancora al suo fianco e gli largiva a piene mani i suoi doni, egli si ? congedato.
[8] Ora gode il cielo, aperto e libero. Dal luogo pi? umile e basso, ? balzato in quello, qualunque esso sia, che accoglie nel suo felice seno le anime liberate dalle catene; ora egli vaga libero lass? e contempla con sommo piacere tutti i beni della natura. Sbagli dunque; tuo fratello non ha perduto la luce: ne ha trovato una pi? limpida.
[9] Noi tutti siamo in cammino verso quella meta comune. Perch? piangere la sua morte? Non ci ha lasciati: ci ha preceduti. Credimi, ? grande felicit? morire nel momento in cui si ? pi? felici. Nulla ci ? certo, nemmeno per lo spazio di un giorno. Chi pu? divinare, di fronte ad una verit? avviluppata in un velo tanto oscuro, se la morte ? stata maligna o benevola con tuo fratello?

Trad. A. Marastoni
  Consolatio Polibio
      Re: Consolatio Polibio
 

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