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Mittente:
Bukowski
Re: Cicerone -Pro Sulla-   stampa
Data:
25/11/2002 18.23.29




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Cicerone, Pro sulla, 33-34 passim

E allora, o Torquato, guarda come cerco di sfuggire alle responsabilit? conseguenti al mio consolato [lett. del?; si tratta, ovviamente, di un'asserzione ironica, nel senso proprio (retorico) del termine]! (Ne) parlo, e sempre (ne) parler?, con quanto fiato ho in gola [maxima voce], di modo che tutti possano sentire! O Quiriti - (che siete qui convenuti) in folla, e me ne compiaccio molto - prestate attenzione [adeste animis], quindi. Ripeto, prestatemi bene tutta la vostra attenzione [ho tradotto con "ripeto?" dato che Cicerone ribadisce ed enfatizza l'invito], mentre parlo di cose che costui [ille] ritiene (essere a me) scomode [invidiosis]!
Io, da console - (mi riferisco all'occasione in cui) [lett. essendo stato?, all'epoca in cui?] un esercito assembrato di cittadini corrotti e spiantati aveva ordito, per la patria, una fine crudelissima e sciagurata, con manovre nascoste e illegali [clandestino scelere; il riferimento ? ovviamente alla congiura di Catilina], avendo scelto Catilina come capo militare [dux? in castris] per far precipitare lo Stato verso il tramonto, anzi verso lo sfacelo, e Lentulo come principale "contatto" [dux] qui a Roma [lett. in his? templis atque tectis, tra questi?; Lentulo era uno dei maggiori complici di Catilina] - (ebbene io, dicevo) con la mia risolutezza, con le mie (sole) forze, a rischio della mia (stessa) vita, e senza ricorrere ad alcuna leva straordinaria [sine dilectu], ad alcun'arma, ad alcun esercito (privato) - ma soltanto facendo rinchiudere e confessare 5 loschi individui [lett. uomini, ma il senso autorizza la mia trad.] - ho liberato Roma dal pericolo d'essere incendiata, i cittadini dal pericolo di essere sterminati, L'Italia dall'essere messa a ferro e fuoco, lo Stato dalla disfatta!
Punendo (soltanto) 5 individui, (del resto) dissennati e corrotti, ho salvato la vita di tutti i cittadini, (ho preservato) la stabilit? del mondo intero, (ho) insomma (difeso) questa (nostra) citt?, che abitiamo, ch'? baluardo di re e popoli stranieri, ch'? faro di civilt? e centro di potere. (Ebbene) Lucio Torquato ? stato colui che m'ha consigliato, aiutato e con me ha cooperato nelle risoluzioni che, durante il mio consolato, mi sono assunto la responsabilit? di prendere [suscepi atque gessi] per la salvezza dello Stato.

Trad. Bukowski
  Cicerone -Pro Sulla-
      Re: Cicerone -Pro Sulla-
 

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