Cerca |
|
|
|
|
pls
- prima d'inoltrare richieste in forum
leggete le condizioni e i suggerimenti del FORUM NETIQUETTE
FORUM APERTO
>>> qualche suggerimento per tradurre bene (da: studentimiei.it)
--- altri forum di consulenza: DISCIPULUS.IT - LATINORUM - LATINE.NET ---
|
|
|
Leggi il messaggio
Mittente:
bukowski
|
Re: VERSIONE
|
stampa
|
Data:
02/12/2002 23.31.17
rispondi
al msg
nuovo
msg
cerca nel forum
torna
all'indice |
E' nell'interesse di tutti, per la salvaguardia dello Stato [tipica costr. finale retta da "interest"], che i condottieri non siano soltanto esperti d'arte bellica, ma anche di tutte (quel)le materie e discipline che (comunque, anche indirettamente) riguardano [quae? pertinent] l'arte di condurre eserciti. Quanto sia importante [quanti aestimanda sit] che un condottiero provetto abbia conoscenze astronomiche [lett. di cose celesti] lo si pu? arguire da questo aneddoto. Mi sovviene in mente proprio (il caso) di Sulpicio Gallo, uomo di sommo intelletto ed erudizione, vice dittatore nella guerra che il popolo romano conduceva contro il re dei Macedoni. Costui era molto ferrato ["prudens" regge gen.] in scienza naturale e conosceva [noverat, difettivo; perf. = imperf.] a fondo [penitus] le stelle e i loro moti. Quando (una volta) in Macedonia, durante una notte senza nubi, la luna calante e piena si fu eclissata all'improvviso e l'esercito, scosso da superstizioso timore [conviene legare cos? l'endiadi "religione et metu"], ebbe perso la speranza di vittoria [gerendae rei bene], Sulpicio - richiamando alla memoria la propria profonda preparazione in quella materia - non esit? a convincere i soldati che in quel (fenomeno) non c'era alcunch? di prodigioso, di misterioso o di divino, dato che eclissi di sole e di luna si verificano [lett. verificavano/assero, ma renderlo col presente, da un punto di vista logico, non ? errato] di norma [semper] in determinati periodi. Nello stesso tempo (dunque) li convinse che in quel fenomeno non c'era da temere alcunch? di prodigioso, e, di contro, a mostrarsi uomini di animo coraggioso. Con quelle parole, rinfranc? (appunto) il loro coraggio e li spinse [fece in modo che?] a vergognarsi [ricordati la costr. impersonale di "piget"] profondamente della (loro) paura infondata [vani]. Infatti, ? proprio di un buon condottiero [gen. di pertinenza] consolidare non solo i corpi, ma anche gli animi, dei propri (soldati).
Trad. Bukowski
|
|
• VERSIONE Re: VERSIONE
|
|
|
|
|
|
tutto
il materiale presente su questo sito è a libera disposizione di tutti,
ad uso didattico e personale, non profit/no copyright --- bukowski
|
|
|