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Mittente:
bukowski
Re: versioni Cicerone   stampa
Data:
03/12/2002 1.43.44




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Cicerone, Filippiche, II, 40-41 passim

E non star? neppure a risponderti sulla faccenda degli scherzi e delle facezie alle quali mi sarei lasciato andare, come tu dici, nella vita del campo. Era una vita, quella del campo, piena di preoccupazioni: e si sa che ? proprio della natura umana il bisogno di rilasciarsi per un momento, anche in mezzo alle pi? gravi agitazioni. Ma il fatto che mi biasimi, ora per la mia tristezza, ora per la mia spensieratezza, prova ampiamente il mio senso di moderazione in tutti e due i casi.
Hai sostenuto che il mio nome non figura, come erede, in nessun testamento. Che gioia, se codesta accusa fosse vera! Tanti amici e parenti sarebbero tuttora vivi! Ma come t'? saltata in mente questa trovata? ? vero invece che nel capitolo relativo alle eredit?, io ho segnato pi? di venti milioni di sesterzi! Riconosco, naturalmente, che in questo campo tu sei stato pi? fortunato. Quanto a me, solo chi mi era amico, mi ha istituito erede; quindi il vantaggio, se uno ce n'era, non andava disgiunto da un vero, intimo dolore; tu invece ti sei ritrovato erede di uno che non hai mai visto, di Lucio Rubrio di Cassino. Tu non sapevi se era bianco o nero: pensa dunque che sviscerato amore era il suo per te!

Trad. B. Mosca


Cicerone, Pro lege Manilia, III passim [riporto il testo, in quanto il tuo contiene errori di battitura]

III. 7. Et quoniam semper appetentes gloriae praeter ceteras gentis atque avidi laudis fuistis, delenda est vobis illa macula [Mithridatico] bello superiore concepta, quae penitus iam insedit ac nimis inveteravit in populi Romani nomine,--quod is, qui uno die, tota in Asia, tot in civitatibus, uno nuntio atque una significatione [litterarum] civis Romanos necandos trucidandosque denotavit, non modo adhuc poenam nullam suo dignam scelere suscepit, sed ab illo tempore annum iam tertium et vicesimum regnat, et ita regnat, ut se non Ponti neque Cappadociae latebris occultare velit, sed emergere ex patrio regno atque in vestris vectigalibus, hoc est, in Asiae luce versari. 8. Etenim adhuc ita nostri cum illo rege contenderunt imperatores, ut ab illo insignia victoriae, non victoriam reportarent. Triumphavit L. Sulla, triumphavit L. Murena de Mithridate, duo fortissimi viri et summi imperatores; sed ita triumpharunt, ut ille pulsus superatusque regnaret. Verum tamen illis imperatoribus laus est tribuenda quod egerunt, venia danda quod reliquerunt, propterea quod ab eo bello Sullam in Italiam res publica, Murenam Sulla revocavit.

Ora, visto che da sempre siete stati desiderosi di gloria ed avidi di lode, in misura superiore ad ogni altro popolo [gentis = -es], dovete (innanzitutto) cancellare quell'onta, sub?ta nella scorsa guerra contro Mitridate, (onta) che oramai ha attecchito e s'? radicata a fondo nella credibilit? del popolo di Roma: ovvero, il fatto che colui il quale [Mitridate, appunto] - in un sol giorno, con un unico comando ed un semplice avviso per lettera - design? a morte violenta [denotavit necandos trucidandosque] dei cittadini di Roma - sparsi per l'Asia intera, in molte citt? - non solo non ha pagato, ad oggi, alcuna punizione proporzionata [dignam, regge abl.] al suo delitto, ma (a tutt'oggi) ? sul trono - 23 anni da allora - e regna non alla stregua di [ita ut] uno che mostri di [lett. voglia] nascondersi nei recessi del Ponto o della Cappadocia, ma come uno che (addirittura) voglia espandersi [emergere] dal suo regno ereditario [patrio] e (sguazzare) nelle vostre rendite tributarie: insomma, come uno che agisce in Asia alla luce del sole.
In realt?, sino ad ora, i nostri generali hanno combattuto quel re in modo da riportarne successi straordinari, ma non definitivi. Sia L(ucio) Silla che L(ucio) Murena - due uomini di immenso valore e due grandissimi condottieri - hanno riportato (? vero) il trionfo su Mitridate; ma l'hanno riportato in modo ch'egli, (bench?) umiliato [pulsus, pello] e sconfitto, continuasse comunque a regnare. Ciononostante, quei generali meritano elogio per ci? che hanno fatto, e scusante per ci? che hanno lasciato (di incompiuto), dato che lo Stato richiam? in Italia Silla da quella guerra, e Silla (a sua volta) richiam? Murena.

Trad. Bukowski
  versioni Cicerone
      Re: versioni Cicerone
 

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