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bukowski
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Data:
05/12/2002 21.12.03
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Seneca. Lettere a Lucilio, 11 passim
La scienza pu? attenuare, non vincere completamente le tendenze radicate e congenite. 2 Anche certi uomini di carattere fermo sudano copiosamente davanti alla folla, come se fossero stanchi e accaldati; ad alcuni, quando devono parlare, tremano le ginocchia; altri battono i denti, tartagliano e hanno le labbra incollate; n? l'esercizio, n? l'esperienza possono mai cancellare questi difetti: la natura esercita la sua forza e persino agli uomini pi? vigorosi ricorda la propria presenza valendosi delle loro debolezze. 3 Tra queste c'? pure il rossore che sale d'improvviso anche al volto degli uomini pi? importanti. Ma pi? spesso compare nei giovani che sono pi? ardenti e hanno il viso delicato; non risparmia, per? nemmeno gli anziani e i vecchi. Certuni vanno temuti soprattutto quando arrossiscono, come se avessero perduto ogni pudore, 4 Silla diventava violentissimo quando il sangue gli saliva al viso. [?] 6 Come ho gi? detto, nemmeno la saggezza pu? eliminare questi difetti: del resto, se potesse cancellarli tutti, avrebbe il dominio della natura. Tutte le caratteristiche legate alla nascita o alla costituzione fisica, persisteranno in noi, anche se cercheremo a lungo e con tenacia di correggerci; non possiamo sradicarle, come non possiamo procurarcele.
Fonte: www.bibliomania.it
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