Data:
06/12/2002 20.30.42
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Non ritraduco, n? tantomeno analizzo, brani che ho gi? a mia disposizione. Spiacente.
Livio, storia di Roma, XXIV, 3 passim
3. La citt? di Crotone, aveva una cinta muraria che, prima dell'arrivo di Pirro in Italia, si sviluppava per dodici miglia. Dopo la devastazione causata da quel conflitto, appena una met? era abitata: il fiume, che precedentemente ta~liava in due la citt?, lambiva col suo corso la parte in cui sorgeva Il maggior numero di case; la rocca si elevava lontano dal centro abitato. Sul territorio di una citt? rinomata sorgeva un tempio pi? rinomato della citt? stessa, quello di Giunone Lacinia, santo per tutte le popolazioni circostanti. L?, in mezzo ad un bosco sacro circondato da una fitta foresta e da maestosi abeti, erano racchiusi fertili pascoli, dove animali di ogni specie, consacrati alla dea, pascolavano senza alcun pastore. Gli armenti tornavano per conto loro, al sopraggiungere della notte, nelle rispettive stalle senza mai subire agguati da belve o essere profanati da inganni umani. E dunque erano grandi i guadagni che si ricavavano da quel bestiame, tanto che con quel denaro venne fusa e consacrata una colonna d'oro massiccio: il tempio acquist? dunque rinomanza non solo per la sua sacralit? ma anche per la sua ricchezza.
Trad. G. D. Mazzocato
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