Data:
28/12/2002 15.54.10
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Quando, per la prossima volta, passi il testo a scanner, controllane la correttezza ortografica, pls.
Nepote, Vite di uomini illustri, Timoteo, parte finale, passim
Timoteo venne accusato di tradimento ["proditionis", gen. di colpa] e la sua ammenda [lis] venne fissata a cento talenti. Egli, esacerbato dall'odio della citt? ingrata, and? a stabilirsi ["habitatum", participio con valore finale] a Calcide. Tuttavia, dopo la sua morte, il popolo pentito [suppongo "cum (e non "curo", come per i seguenti)?; ricordati la costruzione impersonale di "paenitet"] del proprio giudizio, condon? i nove decimi della multa e ordin? a Conone, suo figlio, di pagare dieci talenti. Inoltre, pur potendo produrre moltissime testimonianze della vita saggia e misurata di Tim?teo, ci appagheremo di una soltanto, perch? da essa facilmente potremo arguire quanto caro fosse stato ai propri concittadini. Quando da giovane sostenne ad Atene un processo, accorsero a difenderlo non solo gli amici e gli ospiti privati, ma anche Giasone tiranno della Tessaglia, che a quel tempo fu (l'uomo) pi? potente di tutti. Egli, che pur in patria non si riteneva sicuro senza guardie del corpo, venne ad Atene senza alcuna scorta ed apprezz? tanto il suo ospite, che preferi? affrontare il pericolo di morire piuttosto che venir meno a Tim?teo che difendeva il proprio onore. Tuttavia in seguito Tim?teo per ordine del popolo gli mosse guerra, dato che ritenne pi? sacri i diritti della patria che quelli dell'ospitalit?.
Il passo era gi? in database. L'ho adattato al tuo brano, che presentava alcune modifiche.
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