Data:
03/01/2003 18.03.10
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119. Ma la specie pi? rara ? quella di coloro che, dotati di una singolare altezza d'ingegno, o di una squisita cultura e dottrina, o dell'una e dell'altra cosa insieme, hanno anche il tempo e l'agio di scegliere liberamente quella particolar maniera di vita a cui il loro genio naturale li porta; e appunto in questa scelta ciascuno deve scrutare e penetrare la propria natura con la pi? vigile attenzione. Perch?, se in ogni singola azione il decoro si determina, come sopra ho detto, dalla rispondenza di essa al carattere di ciascuno, cos?, nell'ordinamento di tutta la vita, con tanto maggior cura bisogna cercare tale armonia, s? che possiamo in tutto il corso della vita essere coerenti con noi stessi e non zoppicare in alcun dovere. 120. E poich?, in questa determinazione, la natura ha il maggior potere, e subito dopo viene la fortuna, dell'una e dell'altra bisogna certamente tener conto nella scelta dello stato, ma pi? della natura, che ? molto pi? salda e costante, s? che talvolta pare che la fortuna, come mortale, venga in conflitto con l'immortale natura. Chi dunque avr? conformato il proprio tenore di vita alla propria natura, purch? non viziosa, si mantenga ad esso coerente (in ci? consiste il maggior decoro), tranne che non s'accorga d'avere errato nella scelta della carriera. In questo caso, che facilmente pu? darsi, bisogna cambiar sistema di vita. E questo cambiamento sar? tanto pi? facile e agevole quando le circostanze aiutano; se no, lo si faccia a poco a poco e a passo a passo, a quel modo che le amicizie, che non ci garbano e non ci soddisfano, conviene, a giudizio dei savi, allentarle a poco a poco anzich? troncarle d'un tratto.
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