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bukowski
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Re: 2 versioni di Tito Livio
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Data:
04/01/2003 15.24.20
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Al disprezzo delle leggi, dei magistrati, del senato si aggiunse dopo la sconfitta di Canne il disprezzo verso il potere di Roma cui si era portato fino ad allora un po' di rispetto. C'era un solo fatto che impediva l'immediata defezione: antichi matrimoni avevano unito molte famiglie famose e potenti ai Romani. Inoltre molti militavano nell'esercito romano e il pi? stretto legame era rappresentato da trecento cavalieri, i pi? nobili tra i Campani, che erano stati scelti dai Romani ed erano stati inviati nelle guarnigioni delle citt? sicule. I genitori e i congiunti di costoro solo con grande fatica ottennero che fossero almeno mandati degli ambasciatori al console romano. (Ab Urbe Condita XXIII, 4)
14. Questi preparativi, per?, come sempre capita quando le cose vanno bene, venivano attuati a rilento e con scarso spirito di iniziativa. I Romani, gi? di loro natura intraprendenti, erano costretti, dalla loro condizione, a non esitare. E infatti non solo il console non veniva meno a nessuno dei compiti di sua competenza, ma anche il dittatore Marco Giunio Pera, dopo aver eseguito i sacri riti e presentata al popolo la tradizionale proposta di consentirgli di salire a cavallo, non si accontent? delle due legioni urbane che erano state arruolate dai consoli all'inizio dell'anno, n? della leva degli schiavi, n? delle coorti raccolte nel territorio piceno e gallico. E allora ricorse all'estremo rimedio di uno stato quasi ridotto alla disperazione e costretto a preporre l'interesse alle scelte onorevoli: band? un editto secondo il quale egli si impegnava a condonare pena e debiti a tutti coloro che si trovassero in carcere per aver osato compiere un delitto capitale o avessero subito una condanna per insolvenza, a condizione che prestassero servizio militare sotto di lui. Arm? quei seimila uomini con le armi tolte ai Galli e poi portate in trionfo da Gaio Flaminio: cos? pot? mettersi in marcia dalla citt? al comando di venticinquemila uomini in armi. (Ab Urbe Condita XXIII, 14)
Tradd. G. D. Mazzocato
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• 2 versioni di Tito Livio Re: 2 versioni di Tito Livio
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