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Mittente:
bukowski
Re: Versione tratta dal Pro Sulla   stampa
Data:
05/01/2003 20.05.32




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Cicerone, Pro Sulla, 26 passim

Se - dopo tanti benefici resi da me allo Stato - io per me avessi chiesto al senato ed al popolo di Roma ["postulo" regge, qui, a/ab + abl. della persona cui si chiede] nessun'altra ricompensa se non un onorevole otium, chi avrebbe osato non concedermelo [il cong. imperfetto ? potenziale; il servile ? fraseologico]? E allora? Il fatto che io non avanzi tale richiesta dev'essere ritenuto prova di un'eccessiva brama di potere (da parte mia)? Forse che, allora, le mie imprese m'hanno insuperbito oltre il lecito [extulerunt (effero) me nimis vel attulerunt spiritus superbos]? In realt?, a riguardo delle mie imprese, effettivamente meritorie d'immortale lustro, questo posso dire: mi riterrei gi? abbastanza ricompensato se [me? satis adeptum (adipiscor) fore] (ora) non mi trovassi esposto ad alcun pericolo [lett. si periculum nullum redundarit in me], per l'essermi prodigato cos? tanto in favore della comunit? [ex hoc beneficio tanto in omnis (= -es) mortalis (= -es)], ovvero per l'aver tratto in salvo [(me) qui? eripuerim] questa citt?, e la vita di tutti i (suoi) cittadini, dalla rovina [ex summis periculis].
In realt?, (da una parte) ben ricordo [? difettivo] in che Stato io abbia compiuto cotante imprese, e (di contro, dall'altra,) ben mi rendo conto in che citt? io ora (nonostante ci?) mi trovi a vivere. Il foro pullula di quei (loschi) individui da cui vi ho personalmente liberati [lett. che ho tolto dai vostri colli], senza che io stesso me ne sbarazzassi (del tutto) [lett. (ma) non ho tolto dal mio (collo)]. Ho agito secondo il possibile, disarmandoli, con la forza, delle (loro) fiaccole incendiare e delle (loro) spade; ma non sono certo riuscito a temprare, n? tantomeno ad estirpare, i loro propositi scellerati ed omicidi. Per la qual cosa, mi rendo perfettamente conto in quanto grande pericolo io a tutt'oggi versi, in mezzo ad una tal folla di scellerati: anzi, mi sembra d'aver ingaggiato, io solo, un scontro personale e destinato a non finire mai contro tutti i malvagi (che si trovano in Roma).

Trad. Bukowski
  Versione tratta dal Pro Sulla
      Re: Versione tratta dal Pro Sulla
 

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