Cerca |
|
|
|
|
pls
- prima d'inoltrare richieste in forum
leggete le condizioni e i suggerimenti del FORUM NETIQUETTE
FORUM APERTO
>>> qualche suggerimento per tradurre bene (da: studentimiei.it)
--- altri forum di consulenza: DISCIPULUS.IT - LATINORUM - LATINE.NET ---
|
|
|
Leggi il messaggio
Mittente:
bukowski
|
Re: versione
|
stampa
|
Data:
06/01/2003 20.17.23
rispondi
al msg
nuovo
msg
cerca nel forum
torna
all'indice |
Si tratta di un frammento di Livio su Cicerone, riportato da Seneca il Vecchio
Visse sessantatr? anni, in modo tale che, se alla sua vita fosse mancato quell'atto di violenza, la sua morte non si potrebbe nemmeno giudicare immatura. Il suo ingegno gli propizi? abbondanza di opere e di riconoscimenti. Ma era un uomo abituato a vivere nella buona fortuna e in questo sua lunga esistenza felice fu talvolta colpito da gravi ferite: l'esilio, il crollo del partito con cui era schierato, la morte della figlia, tanto dolorosa e precoce. Ma nessuna di queste avversit? sopport? in modo degno di un uomo, ad eccezione della morte. E la morte, a chi la giudica in modo obiettivo, pu? sembrare meno immeritata in quanto dal nemico vincitore nulla di pi? crudele avrebbe potuto sopportare di quanto egli avrebbe inflitto al nemico vinto, se si fosse trovato lui a decidere in situazione analoga. Tuttavia, a voler compensare i vizi con le virt?, fu un uomo grande, degno di essere ricordato: per ricordarne fino in fondo i titoli di merito ci sarebbe bisogno di uno capace di tessere elogi come Cicerone stesso.
Trad. G. D. Mazzocato
|
|
• versione Re: versione
|
|
|
|
|
|
tutto
il materiale presente su questo sito è a libera disposizione di tutti,
ad uso didattico e personale, non profit/no copyright --- bukowski
|
|
|