Data:
06/02/2003 16.21.22
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Come tradurre la seguente frase di Cicerone? "Non vero, si quidem in voluptate sunt omnia, longe multumque superamur a bestiis, quibus ipsa terra fundit ex sese pastus varios atque abundantes nihil laborantibus, nobis autem aut vix aut ne vix quidem suppetunt multo labore quaerentibus".
"In verit?, se il piacere ? tutto, noi (sott. uomini) siamo superati, di gran lunga e molto, dalle bestie, per le quali, non lavorando [ma si pu? rendere cos? quel "nihil laborantibus"? Potrebbe avere valore concessivo?], la terra produce da s? cibi vari e abbondanti, invece per noi, che cerchiamo di ottenerli (sott. i cibi) con molto lavoro, a mala pena o neppure a mala pena sono sufficienti."
Grazie.
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