Data:
08/02/2003 0.44.53
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Plinio, Storia Naturale, XXXI, 4-6 Emicant benigne passimque in plurimis terris alibi frigidae, alibi calidae, alibi iunctae, sicut in Tarbellis Aquitanica gente et in Pyrenaeis montibus tenui intervallo discernente, alibi tepidae, egelidae, atque auxilia morborum profitentes et e cunctis animalibus hominum tantum causa erumpentes augent numerum deorum nominibus variis urbesque condunt, sicut Puteolos in Campania, Statiellas in Liguria , Sextias in Narbonensi provincia; nusquam tamen largius quam in Baiano sinu nec pluribus auxiliandi generibus: aliae sulpuris vi, aliae aluminis , aliae salis, aliae nitri, aliae bituminis, nonnullae etiam acida salsave mixtura, vapore ipso aliquae prosunt, tantaque est vis, ut balneas calefaciant ac frigidam etiam in soliis fervere cogant; quae in Baiano Posidianae vocantur, nomine accepto a Claudii Caesaris liberto, obsonia quoque percocunt; vaporant et in mari ipso quae Licinii Crassi fuere, mediosque inter fluctus existit aliquid valetudini salutare. Iam generatim nervis prosunt pedibusve aut coxendicibus, aliae luxatis fractisve, inaniunt alvos, sanant vulnera, capiti, auribus privatim medentur, oculis vero Ciceronianae. Dignum memoratu, villa est ab Averno lacu Puteolos tendentibus inposita litori, celebrata porticu ac nemore, quam vocabat M.Cicero Academiam ab exemplo Athenarum, ibi compositis voluminibus eiusdem nominis, in qua et monumenta sibi instauraverat, ceu vero non et in toto terrarum orbe fecisset. [4] Zampillano generose e dappertutto in mille terre, qui fredde, altrove calde, altrove assieme calde e fredde, come presso i Tarbelli, popolo d'Aquitania e nei monti Pirenei piccolo spazio le divide, mentre altrove sono tiepide e miti. Promettendo soccorso ai malanni e sgorgando solo per gli uomini, fra tutti gli animali, accrescono il numero degli dei, con vari nomi e fondano citt?, come Pozzuoli in Campania, Stazielle in Liguria, Aix nella Provenza Narbonese; [5] in nessun luogo tuttavia pi? abbondanti che nel golfo di Baia n? con pi? variet? terapeutiche: alcune per virt? dello zolfo altre dell'allume, altre del sale, altre del nitro, altre del bitume, alcune ancora per la loro composizione mista, salata o acida, altre giovano soltanto col loro calore, e hanno un potere tale da scaldare i bagni e far bollire anche l'acqua fredda nelle vasche. Le acque che in quel di Baia sono chiamate posidiane, dal nome del liberto dell'imperatore Claudio, cuociono perfino le vivande. Quelle che furono di Licinio Crasso emettono vapore in mezzo al mare e proprio in mezzo ai flutti emerge qualcosa di utile alla salute. [6] Secondo il tipo sono utili per i tendini, i piedi o le anche, altre per lussazioni o fratture; liberano l'intestino, guariscono le piaghe, curano specificamente il capo e le orecchie e, quelle di Cicerone, gli occhi. Merita raccontare la storia. Venendo dal lago Averno a Pozzuoli si vede una villa costruita sulla spiaggia, famosa per il portico e il boschetto. Cicerone la chiamava "Accademia", sull'esempio ateniese, l? compose i libri che portano quel titolo, e in essa si costru? dei monumenti, come non bastassero quelli che si era fatti nel mondo intero.
Fonte: www.cede.it/archivio/ones-prove/prove...
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