Data:
09/02/2003 15.04.46
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Cesare, Guerra civile, III, 9 con modifiche
[9] In seguito, M. Ottavio - giunto a Salona, in Dalmazia - decise di assediare la citt?. In effetti [autem], (questa) citt? ? protetta sia dalla natura del luogo sia da un colle. Ma in poco tempo i cittadini romani costruirono delle torri di legno per difendersi [ligneis effectis turribus, his se munierunt; correttamente, l'espressione - che stabilisce successione di eventi - va resa in questo modo] e - non potendo opporre resistenza [cum essent infirmi ad resistendum] a causa dell'esiguo numero [paucitatem] di uomini - indeboliti dalle molte ferite, ricorsero al rimedio estremo e liberarono tutti i servi in et? giovanile [puberes, e dunque in grado di combattere] e, dopo avere tagliato i capelli di tutte le donne, fecero corde [tormenta] (per le macchine da guerra). Ottavio, venuto a conoscenza del loro piano, cinse la citt? con cinque accampamenti e cominci? a incalzarla contemporaneamente [uno tempore] con assedio e assalti. I cittadini di Salona, (pur) disposti a resistere, erano tormentati soprattutto dalla mancanza di viveri [a (e non "ab") re frumentaria]. Per la qual cosa, mandarono ambasciatori a Cesare per chiedergli aiuto [vedi nota sopra, riferita alle torri]. Sostenevano da soli [per se], come potevano, gli altri disagi.
Adatt. Bukowski
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