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Mittente:
bukowski
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Re: vero che ho la precedenza?
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Data:
11/02/2003 6.35.39
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Cicerone, Familiares, VI, 6 passim
Sono numerosi i testimoni (a riguardo del fatto che) io, in un primo momento, cercai di dissuadere [monuisse ne?; avvertii di non?, sconsigliai di? ] Pompeo a far combutta [congiungeret se] con Cesare e che, in un secondo momento [lett. in seguito, ovvero a combutta avvenuta], (cercai di dissuaderlo) a sciogliersene. La mia opinione (infatti) era [videbam] che, con (quel)l'unione il senato sarebbe stato esautorato [frangi; propr. rotto, distrutto], (e che) con la (successiva) divergenza si sarebbe scatenata una guerra civile. (In realt?, a quel tempo) ero molto vicino a Cesare [utebar (regge abl.) Cesare amicissime] ed ero (altres?) grande estimatore [faciebam plurimi (gen. stima)] di Pompeo, ma il mio (vero) proposito era parteggiare per [lett. era fedele a?] Pompeo, nell'interesse di entrambi [lett. (proposito) salutare ad?]. Diedi a Pompeo consigli [suasi ea Pompeo; "suadeo" regge acc. della cosa consigliata e dat. della persona cui il consiglio viene rivolto] (tali) che - s'egli li avesse seguiti - ora ci troveremmo in (tempo di) pace. Trovai ragionevole ch'egli dovesse partire [suppongo "eundum" (sott. "esse"); "ei" dat. agente] alla volta della Spagna. La qual cosa se avesse fatto, la guerra civile non sarebbe certo scoppiata! Ma (ormai), il pretesto [causa] della guerra ? stato dato [lett. ? nato]! Molto mi sono prodigato in moniti e preghiere, dato che una pace, per quanto molto iniqua, ? pur sempre preferibile alla guerra, per quanto basata su motivazioni molto fondate [lett. giustissima]! [lett. quale monito o quale preghiera ho tralasciato??; ma la domanda - retorica, anzi enfatica - vien resa meglio in italiano con questa esclamazione di? rammarico]. (Ma) la mia esortazione [auctoritas] ? stata ignorata [victa est], non tanto da Pompeo - egli, infatti, la teneva in conto [lett. (ne) "era mosso"] - quanto da coloro che, fidando [freti, regge abl.] sulle direttive (militari) di Pompeo [Pompeo duce], ritenevano che una (eventuale) vittoria in [lett. di] quella guerra sarebbe riuscita molto vantaggiosa per i propri privati interessi [rebus domesticis] e per le proprie brame (di ricchezza e potere). (E dunque) la guerra ? scoppiata, mio malgrado; il mio onore [pudor], in tale circostanza, ha avuto in me il sopravvento [valuit apud me plus? quam?] sul timore; non ho osato [veritus sum; vereor] negare aiuto [deesse saluti] a Pompeo, dato che lui, in determinate circostanze [aliquando], non me l'aveva (mai a sua volta) negato. E cos? - vuoi per il mio senso del dovere [nel ripagare l'amicizia politica], vuoi per il mio senso dell'onore - mi sono "ritrovato la morte (pestem) davanti agli occhi" [traducendo cos?, ho voluto rendere omaggio ad un'espressione (in dialetto, per?) tuttora particolarmente usata dalle mie parti; significa: incorrere in pericolo estremo, ovvero in estrema rovina (pestem) :) ; ? questo il senso che Cicerone vuole esprimere].
Trad. Bukowski
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• vero che ho la precedenza? Re: vero che ho la precedenza?
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