Data:
18/02/2003 3.06.19
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Curzio Rufo, Storie di Alessandro Magno , IV, 14 passim
Et bello vicerimus, si vincimus proelio; nam ne illis quidem ad fugam locus est: hinc Euphrates, illinc Tigris prohibet inclusos. Et, quae antea pro illis erant, in contrarium versa sunt. Nostrum mobile et expeditum agmen est, illud praeda grave. Inplicatos ergo spoliis nostris trucidabimus, eademque res et causa victoriae erit et fructus. Quodsi quem e vobis nomen gentis movet, cogitet Macedonum illic arma esse, non corpora. Multum enim sanguinem invicem hausimus, et semper gravior in paucitate iactura est. Nam Alexander, quantuscumque ignavis et timidis videri potest, unum anima est et, si quid mihi creditis, temerarium et vaecors, adhuc nostro pavore quam sua virtute felicius. Nihil autem potest esse diuturnum, cui non subest ratio. Licet felicitas adspirare videatur, tamen ad ultimum temeritati non sufficit. Praeterea breves et mutabiles vices rerum sunt, et fortuna nunquam simpliciter indulget.
Se riusciamo a vincere [lett. se vinciamo] (questa) battaglia, potremmo vincere [vicerimus, potenziale] (una volta per tutte) anche la guerra [dal resto del brano, si pu? evincere che ? Dario che parla ai suoi soldati]! Neanch'essi hanno via di scampo, accerchiati, come sono, da un lato dall'Eufrate, dall'altro dal Tigri [lett. la costr. ? attiva]. Inoltre, gli elementi che, in precedenza, erano a loro vantaggio, si sono rivoltati contro di loro. (Ad esempio:) il nostro esercito ? (ora, da un punto di vista tattico) agile e veloce, mentre il loro [lett. illud] risulta appesantito dal bottino (di guerra). Faremo dunque strage di coloro che (avanzano) intralciati [inplicatos] dagli stessi trofei che hanno conquistato sconfiggendoci [perifrasi per "spoliis nostris"]! La qual cosa (ci) varr?, allo stesso tempo, quale sprone e ricompensa della vittoria! E se qualcuno di voi si lascia impressionare dalla rinomanza di quel popolo [lett. attivo: quod si nomen gentis movet quem (= aliquem) e vobis], (ebbene, questo qualcuno) rifletta sul fatto che l? ci sono armi - e non corpi - macedoni. Sia noi che loro [invicem], infatti, abbiamo versato molto sangue! Ed (ogni eventuale, ulteriore) perdita, in circostanze di scarsit? (di uomini e mezzi), ? sempre piuttosto grave! Del resto, Alessandro - per quanto possa apparire grande ai conigli [in senso metaforico ovviamente :); ignavis et timidis] - non ? altro che una bestia [per quanto Latin Library porti "anima", credo tuttavia sia "animal"; un refuso che m'ha fatto dannare :<] e - datemi retta! - (una bestia) pazza furiosa, che fino ad ora ha avuto il sopravvento [adhuc? felicius] pi? per nostro demerito che per suo merito! Ma la pazzia non porta frutti durevoli [nihil autem potest esse diuturnum, cui non subest ratio; di facile senso e costruzione]! Sebbene la buona sorte sembri assecondar(la), tuttavia - alla resa dei conti - (essa) non riesce a compensar(ne) la balordaggine. Le vicende (umane), poi, sono effimere e soggette al mutamento; e la buona sorte, alla lunga, volta le spalle!
Trad. Bukowski
II http://www.progettovidio.it/forum2/re...
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