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Mittente:
bukowski
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Re: Cicerone
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Data:
21/02/2003 21.46.15
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Richieste pi? brevi, la prossima volta, pls.
Cicerone, Verrine, I, passim
[ ma vd anche qui, pi? lett. http://www.progettovidio.it/forum2/re... ]
12 La sua carica di pretore urbano fu un saccheggio dei templi e degli edifici pubblici, e inoltre, nell'esercizio della giurisdizione, fu un'aggiudicazione e una donazione di beni e di possessi decretate in contrasto con le consuetudini normative di tutti i predecessori. Per? di tutti i suoi vizi lasci? le testimonianze e le tracce pi? numerose e pi? importanti nella provincia di Sicilia: costui per tre anni la ridusse a tal punto di devastazione e completa rovina che non pu? in alcun modo essere ripristinata nella sua anteriore condizione, e, a quanto pare, ci vorranno molti anni e governatori integerrimi per poterla un giorno rimettere in sesto, almeno in parte. 13 Sotto il suo governo i Siciliani non mantennero n? le proprie leggi n? i nostri decreti senatoriali n? i diritti umani: in Sicilia ciascuno possiede soltanto quanto o sfugg? alla sconsideratezza o sopravanz? alla saziet? di quest'uomo avido e dissoluto oltre ogni dire. Per tre anni nessuna sentenza fu pronunciata se non secondo il cenno di costui, nessuna propriet? fu per alcuno tanto sicura per provenienza patema o avita che non gli fosse tolta per ordine di costui. Somme incalcolabili di denaro furono estorte dai beni dei coltivatori con innovazioni scellerate del sistema fiscale, alleati fedelissimi furono trattati come nemici, cittadini romani furono torturati e condannati a morte come se fossero schiavi, uomini gravemente colpevoli furono esenti da procedimento giudiziario per il loro denaro, persone molto rispettate e integerrime, messe in stato di accusa mentre erano assenti, furono condannate ed espulse dall'isola senza un regolare processo, porti ben fortificati, citt? molto grandi e sicure furono aperti ai pirati e ai briganti, marinai e soldati siciliani, nostri alleati e amici, furono lasciati morire di fame, flotte in ottime condizioni e molto utili furono perdute e andarono distrutte con grande disonore del popolo romano. 14 Monumenti antichissimi, risalenti in parte ai ricchissimi sovrani locali che vollero fame ornamento per le citt?, in parte anche ai nostri generali che come vincitori li donarono o restituirono alle comunit? siciliane, furono tutti spogliati e depredati da questo medesimo governatore. E fece ci? non solo riguardo alle statue e agli oggetti che adornavano gli edifici pubblici, ma depred? anche tutti i santuari consacrati da piissimo culto, insomma non lasci? ai Siciliani nessuna effigie di divinit? che gli sembrasse di qualit? un po' superiore e di lavorazione antica. Quanto alle sue nefande passioni esplicatesi in violenze carnali e in scandalose infamie, provo ritegno a farne menzione, e nello stesso tempo non voglio, rammentandole, accrescere la sventura di coloro a cui non fu possibile preservare intatte la loro prole e le loro mogli dalla brama sfacciata di costui.
Trad. L. Fiocchi
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