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bukowski
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25/02/2003 0.31.43
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Cicerone, In difesa di Roscio Amerino, 33 passim
Or non ? molto [nuper] che abbiamo (purtroppo) avuto, come concittadino [in civitate], Fimbria [Caio Fimbria era uno dei pi? spietati "luogotenenti" di Mario], un uomo d'una ferocia disumana, e a detta di tutti - con l'eccezione di quelli folli almeno quanto lui - d'un'inaudita follia! Costui, presosi la briga, durante i funerali di Mario, d'immolare Scevola [Fimbria propose che sulla tomba dell'ex-console fosse sacrificata una vittima umana: fu scelto per l'orrenda immolazione il pontefice massimo Quinto Muzio Scevola, appunto] - cittadino (invece) di santi e probi costumi: in realt? non ? qui il luogo n? il caso di profondersi in sue lodi, n? del resto si pu? aggiungere alcunch? a quanto il popolo romano gi? sa di suo [memoria "retinet", suppongo] (su questo individuo) - ebbene costui, dicevo, cit? (addirittura) in giudizio [dico diem = fissare il giorno del giudizio = citare in giudizio] Scevola quando appur? che, dopo il colpo, era ancora vivo [trad. lib., ma il senso ? chiaro: Scevola fu solo gravemente ferito dal boia, e soffrendo nell'attesa della morte fu perfino rimproverato da Fimbria che lo accusava di non essersi lasciato scannare bene!]. Quando gli fu chiesto il motivo di quell'accusa [lett. quid tandem "accusaturus" (suppongo) esset; il costrutto ? perifrastico ed indica l'*intenzione* di Fimbria d'accusare Scevola] rivolta ad un uomo - del quale nessuno potrebbe osare tessere neanche le lodi tanta fu la sua dignit? [costr. quisquam posset ne laudare quidem pro dignitate satis commode] - si narra che il tizio [hominem, in senso spregiativo; ovviamente, Fimbria], da folle qual era, rispose: "Perch? non s'? fatto scannare bene [lett. non ha ricevuto tutta la mannaia in corpo]!". Mai prima d'allora il popolo romano aveva assistito ad un fatto cos? deplorevole come la morte di questo grand'uomo [nota il "vir" in contrapposizione al precedente "hominem"], (morte) che riusc? a gettare tutti nell'afflizione e nello sgomento [lett. morte che tanto potette (= dest? tanta impressione) che il defunto lasci? tutti [omnis = - es] disperati ed afflitti]; egli per giunta fu ucciso proprio da coloro che stava cercando di salvaguardare mediante reciproco accordo [suppongo "volebat" ed "interemptus"] [Scevola, all'epoca in cui venne ucciso, stava "lavorando" ad una pacificazione delle fazioni politiche in lotta; ma proprio una di quelle fazioni lo uccise].
Trad. Bukowski
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