Cerca |
|
|
|
|
pls
- prima d'inoltrare richieste in forum
leggete le condizioni e i suggerimenti del FORUM NETIQUETTE
FORUM APERTO
>>> qualche suggerimento per tradurre bene (da: studentimiei.it)
--- altri forum di consulenza: DISCIPULUS.IT - LATINORUM - LATINE.NET ---
|
|
|
Leggi il messaggio
Mittente:
bukowski
|
Re: Versione Livio
|
stampa
|
Data:
01/03/2003 18.48.44
rispondi
al msg
nuovo
msg
cerca nel forum
torna
all'indice |
A questi eventi si sovrappose il dibattito sul modo migliore di accogliere la Madre Idea: non solo infatti Marco Valerio, che aveva preceduto i suoi compagni, aveva annunziato che presto sarebbe stata in Italia, ma anche una pi? recente notizia diceva che ormai si trovava a Terracina. Intanto il senato era occupato in un dibattito di non secondaria importanza, per individuare chi fosse il miglior uomo della cittadinanza: era chiaro, in tale scelta, che ognuno avrebbe preferito un simile successo personale pi? di qualsiasi comando o magistratura attribuiti dal voto del senato o del popolo. Il giudizio di miglior cittadino tra tutti i buoni cittadini di Roma si appunt? su Publio Scipione, figlio di quel Gneo che era caduto in Spagna e cos? giovane da non avere ancora l'et? per ottenere la questura. Come ben volentieri io tramanderei ai posteri - se fosse stato riferito dagli scrittori pi? vicini agli eventi di quei tempi - quali siano stati i pregi che hanno indotto ad esprimere un simile giudizio, cos? io non avanzer? mie interpretazioni congetturando su un fatto ormai sepolto dal tempo. Publio Cornelio ricevette disposizione di andare incontro alla dea a Ostia con tutte le matrone: egli doveva poi personalmente raccoglierla sulla nave e, una volta trasferitala a terra, consegnarla alle matrone per il trasporto. Dopo che la nave si fu accostata alla foce del fiume Tevere, secondo le disposizioni ricevute, egli si fece trasportare su una imbarcazione in alto mare, ricevendo la dea dai sacerdoti e portandola a terra. Ad accoglierla erano le pi? nobili matrone della citt?; tra di esse l'unica ad avere un nome celebre era Claudia Quinta: la reputazione di costei, fino a quel momento ambigua a quanto si racconta, rese pi? luminosa la sua pudicizia tra i posteri dopo un incarico tanto devotamente assolto. Le matrone, passandosi di mano in mano il simulacro, mentre tutta la cittadinanza si era riversata loro incontro e mentre dai tripodi posti presso le porte davanti alle quali transitava bruciava dell'incenso, portarono la dea nel tempio della Vittoria che si trova sul Palatino: Intanto pregavano che volesse entrare - benevola e apportatrice di grazie - nella citt?. Era il 12 di aprile e quel giorno fu dichiarato festivo. Una folla molto numerosa rec? doni votivi alla dea sul Palatino; vi furono anche un lettisternio e dei giochi, chiamati in seguito Megalensi.
Trad. G. D: Mazzocato
|
|
• Versione Livio Re: Versione Livio
|
|
|
|
|
|
tutto
il materiale presente su questo sito è a libera disposizione di tutti,
ad uso didattico e personale, non profit/no copyright --- bukowski
|
|
|