L'oratore dovr? considerare [lett. al passivo; la forma futura ? utilizzata in senso precettistico] le (proprie) azioni, le eventualit? [casus] (cui pu? andare incontro) e i (propri) discorsi sotto un triplice rispetto temporale: che cosa abbia fatto [suppongo "fecerit"], gli sia accaduto o abbia detto [e dunque: il passato]; che cosa stia facendo, che cosa gli stia accadendo e che cosa stia dicendo [e dunque: il presente]; che cosa s'apprester? a fare [perifrastico], che cosa gli accadr? [ti ricordo che "cado" manca di supino] e a quale tipo di discorso avr? intenzione di ricorrere [usurus - utor; regge abl.; costr. perifrastica attiva] [e dunque: il futuro].