Data:
02/04/2003 18.57.55
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Ammiano Marcellino, Storie, XXV, 3 passim, con qualche modifica
Giuliano [? l?imperatore], temerariamente [immemor cavendi, lett. incurante di far attenzione], scorrazzando [volitans] nelle prime linee [discrimina?, pericoli, ovvero esponendosi sul fronte pi? ?caldo? dello scontro], si gett? nel vivo del combattimento, quand?ecco che l?asta di un cavaliere, serrata al suo braccio, (gli) perfor? le costole e (gli) si piant? [haesit, haereo] in profondit? nel fegato [l?abl. assoluto va sciolto paratatticamente; lett. ? nei tessuti profondi del fegato]. Mentre cerca [nota la resa col pres. narrativo], con la mano destra, di estrarre l?asta [quam] (dalla ferita), (Giuliano) sent? i tendini delle dita recidersi per via dell?arma affilata [ferro acuto] su entrambi i lati; disarcionato, fu portato in fretta e furia dai suoi uomini [lett. con accorrere veloce degli astanti, di coloro che in quel momento si trovavano l?] nell?accampamento, per le cure necessarie. Lenitosi un po? il dolore, (Giuliano) si rianim? [desiit (desino) timere]: (anzi), combattendo con grande coraggio [magno spiritu] contro la morte imminente, chiedeva (addirittura) le armi e il cavallo, per tornare in battaglia [anche qui l?abl. assoluto va sciolto paratatticamente], incoraggiare i propri (soldati) e mostrare d?avere davvero a cuore [sollicitudine vehementer adstringi] la salvezza altrui (piuttosto che la propria). Ma poich? le forze poco gli assecondavano il proposito [di fare quanto sopra], e poich? aveva perso molto sangue, rimase immobile, senza pi? alcuna speranza di sopravvivere, tanto pi? che realizz? che era stato colpito a morte in (quella) regione chiamata Frigia: che l? sarebbe morto, infatti, gli era stato vaticinato. Tuttavia, ? incredibile a dirsi con quanto ardore i soldati, dopo aver scortato l?imperatore (ferito) alla sua tenda, si piombassero [involabant] (di nuovo in battaglia col proposito) di vendicare (il loro condottiero), (accecati) dall?ira e dal dolore, facendo risuonare le aste sugli scudi e pronti, nell?eventualit? [si tulisset fors], anche a morire.
Trad. Bukowski
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