Data:
07/04/2003 18.34.57
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Cicerone, Familiares, XI, 5 passim
Per la qual cosa, tu non senti certo il bisogno [eges ? egeo] di un incoraggiamento [hortatione], dal momento che non sentisti il bisogno di uno che ti incoraggiasse e ti stimolasse [hortatorem] neanche [ne? quidem] all?epoca di [lett. in] quella tua (famosa) impresa [in illa? re quae a te gesta; lett. in quella cosa/atto che fu da te compiuta/o], la pi? grande a memoria d?uomo. Ciononostante, (mi) s?impone il dovere di far(ti) notare, en passant [breviter], che [l?illud ? prolettico, e non va tradotto] il popolo di Roma (oggi come oggi) punta tutto su di te [expectare omnia a te] e (anzi) in te ripone, alfine, ogni (sua) speranza di recuperare la (propria) libert?. Com?? vero che, giorno e notte, ritorni [lett. se?] col pensiero ? e sono sicuro che lo fai! ? all?importanza dell?impresa che hai compiuto [lett. a quanto grande (sia)?], non devi (altres?) assolutamente dimenticare quante, e quanto importanti, imprese tu debba ancora compiere! In effetti, se costui ? e (bada che) gli sono stato sempre amico, prima di rendermi conto ch?egli era non solo disposto, ma addirittura *ben* disposto, a far guerra allo Stato ? otterr?/occuper? [nactus erit ? nanciscor; lett. fut. ant.; tuttavia, anteriorit? dei futuri] la provincia, io non vedo rimaner(ci) alcuna speranza di salvezza. Per tale motivo, io ti scongiuro ? e insieme a me ti scongiurano il senato e il popolo di Roma [lett. con le stesse preghiere con le quali il senato e il popolo? (ti scongiurano)] ? di liberare, una volta per tutte, lo Stato dalla tirannia [dominatu regio], per concludere coerentemente l?opera che hai iniziato [lett. affinch? gli esiti s?accordino con le premesse].
Trad. Bukowski
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