Data:
10/04/2003 1.55.06
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Theoria Motus Lunae
Non c?? dubbio che la Teoria del grande Newton ? rivelatasi molto efficace nell?imbrigliare, con leggi esatte, il moto dei pianeti ? si presti, con altrettanta utilit?, ad una determinazione molto accurata del moto della Luna; appurato questo, in astronomia per? si presenta il seguente, cruciale, dilemma: se tale Teoria newtoniana sia, o no, in assoluto in grado di render ragione di tutte le aberrazioni che s?osservano nei moti lunari. In realt?, i fautori di Newton tendono, generalmente, a negare tali aberrazioni lunari, effettivamente non contemplate in suddetta Teoria; ma, invero, ? ? questa ? una questione lungi dall?essere risolta con chiarezza, soprattutto perch? l?applicazione di detta teoria al caso della Luna implicherebbe calcoli enormemente complicati, molto difficilmente risolvibili, esorbitanti le capacit? della mente umana. Un buon numero di Tavole Lunari, considerate una derivazione della Teoria newtoniana, assolve a tale scopo; tuttavia ? a prescindere dal fatto ch?esse presentano uno sfasamento di 5 gradi rispetto alle effettive osservazioni ? la loro aderenza alla Teoria in questione non ? per nulla scontata; in effetti, la maggior parte di queste Tavole risulta stilata non tanto in conformit? alla Teoria newtoniana, quanto piuttosto in conformit? alle osservazioni. Ma al di l? della conformit? o meno di siffatte Tavole con le osservazioni, esse non possono n? suffragare appieno, n? ?smontare? la Teoria newtoniana: infatti, il fatto che codeste tavole talora si conformino perfettamente alle osservazioni non ? da imputare a merito della sola Teoria; di contro, neanche il fatto ch?esse talora presentino discrepanze, rispetto alle osservazioni, pu? essere imputato a demerito della Teoria, dato che codeste Tavole solo in parte, appunto, si fondano sulla Teoria.
E dunque, il dilemma sopra menzionato non si presta ad essere sciolto in modo esauriente, fintanto che siffatte Tavole non si fondino esclusivamente sulla Teoria, prescindendo dalle osservazioni; solo in questo caso, saggiando attentamente l?eventuale corrispondenza regolare di siffatte tavole con la messe delle osservazioni, si potrebbe valutare se c?? esatta corrispondenza tra le osservazioni stesse e la Teoria, o se quest?ultima abbisogni di correzioni. Quel che ? di chiarezza palmare, ? che i principi meccanici che regolano i moti lunari presuppongono, per il loro calcolo, numerose variabili interconnesse, implicano cio? differenziali [secondo l?accezione matematica del termine, suppongo] di secondo grado, di gravosa soluzione. E allora, dato che non si pu? procedere in altro modo se non per via di approssimazione, qualunque risultato si raggiunga, vige sempre il dubbio dell?effettiva rilevanza, in riferimento al moto lunare, delle variabili, che nel calcolo sono state trascurate o tralasciate. Sotto questo rispetto, la determinazione dei moti lunari rientra piuttosto nel campo di competenza dell?Analisi (Matematica), e le difficolt? che la gravano risultano dovute ai limiti dell?Analisi stessa.
Trad. Bukowski
P.S.: mi piacerebbe avere il saggio su Giulio Ossequiente. Ti sarei grato se me lo inviassi via email, non in allegato, pls.
Saluti.
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