1 Ti viene meno il tempo, non gi? [lett. citius quam, piuttosto che] le parole [= quanto sei logorroico]!
2 Preferisco/preferirei essere scontento io di lui/lei, piuttosto che lui/lei di me.
3 Tuttavia, non mi pentir? d?aver redatto memoria della passata servit? e testimonianza delle buone cose attuali.
4 Non posso provar compassione n? di te n? dei tuoi figli, che tu hai lasciato infelici nella miseria e nell?abbandono.
5 Noi annunceremo il nome della pace a tutti costoro che sperano nella vittoria?
6 La giovent? dev?essere rispettosa [lett. l?adolescente?; viene usato il concreto per l?astratto].
7 Ascanio fu il primo ad insegnare ai prischi Latini a celebrare queste prove di guerra [certamina].
8 Cesare fu informato che i tre quarti [tres partes] delle truppe elvetiche erano gi? passate sull'altra sponda del fiume.
9 Quale buon (cittadino) non piange la morte di Trebonio? [= tutti i buoni cittadini piangono?]? Chi non prova dolore per la scomparsa di un cittadino esemplare e di un grand?uomo (come lui)?
10 La buona sorte rende stolto colui che ne ? baciato [lett. colui che essa?].
11 Tutti abbiamo commesso peccati: chi gravi, chi veniali [lett. pi? ?leggeri?].
12 La cosa non pot? [suppongo ?potuit?] rimanere a lungo celata ad Alcibiade
13 Sopravvissero allo scontro [suppongo ?proelio?] all?incirca 130mila uomini.
14 Visto che il timore ? riuscito [suppongo ?potuit?] a stornare da loro il dolore, (ebbene) la ragione non potrebbe (farlo a maggior ragione)?
15.Cogitandi non ferebam laborem. (Cic)
15 Non sopportavo la fatica di pensare [= non riuscivo neanche a pensare].
16 Gli esploratori inviati riferirono che, dai Galli, tutto era tranquillo.
17 Tutto ci? viene riletto e confrontato [conlata ? confero] con grande cura ed attenzione.
18 Il cavolo lo mangerai [? imperativo di ?edo?] o cotto o crudo.