Data:
29/04/2003 14.51.23
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Giustino, Epitomi, XI, 8 passim
Giunto a Tarso, Alessandro ? rapito dalla bellezza del fiume Cidno, che attraversava la citt? [lett. che scorreva attraverso, in mezzo?] ? spogliatosi delle armi, pieno di polvere e sudore (com?era), si tuff? nell?acqua freddissima (del fiume); al che, d?improvviso, assal? i suoi muscoli [nervos] un intirizzimento [rigor] tanto (micidiale) che, strozzata(gli finanche) la voce, non sussisteva non solo speranza di una cura (definitiva) [e dunque, un medicinale adatto], ma neanche possibilit? di ritardare l?effetto letale [lett. dilazione (suppongo ?dilatio?) del rischio mortale (periculi); e dunque, un palliativo]. Uno solo, tra i medici ? il suo nome era Filippo ? assicurava (la possibilit? di) una cura; tuttavia, una lettera di Parmenione, spedita il giorno prima dalla Cappadocia, infondeva un sospetto sullo stesso (medico); Parmenione [il ?qui? ? a lui riferito], non a conoscenza del malanno occorso a [lett. di] Alessandro, aveva scritto di non fidarsi del [lett. fare attenzione al] medico Filippo, perch? costui era stato corrotto da Dario con una grossa somma di denaro. Alessandro, tuttavia, pens? ch?era di minor pericolo [tutius] dar credito alla lealt?, (per quanto a questo punto) dubbia, del medico, piuttosto che soccombere a morte certa. Presa dunque la coppa in cui era contenuta l?essenza medicinale [?poculum? sta sia per il contenente (la coppa) che per il contenuto (il filtro medicinale)], (Alessandro) fece consegnare la lettera al medico e cos?, mentre beveva, fiss? lo sguardo sul volto di quello, ch?era intento alla lettura. Come (Alessandro) vide che (Filippo) era tranquillo [ovvero, ch?era rimasto impassibile alla lettura del dispaccio; una prova, dunque, che le accuse su di lui erano infondate], si rinfranc?; ed (effettivamente) dopo tre giorni [lett. il quarto giorno (dall?assunzione del medicinale); nota ?dies? al femminile; era, evidentemente, il giorno ?stabilito? entro il quale il medicinale avrebbe sortito i suoi effetti] guar? [recepit sanitatem].
Trad. Bukowski
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