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Mittente:
bukowski
Re: Versione di Giustino   stampa
Data:
11/05/2003 16.33.26




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Giustino, Epitomi, XI, 14-15 passim

Scoppia, dunque, la battaglia. I Macedoni si gettavano nello scontro [?ferrum? metonimia per ?bellum?], mostrando disprezzo [cum contemptu] del nemico tante volte (gi?) sconfitto: i Persiani, dal canto loro, preferivano morire piuttosto che soccombere. Rare volte, in un combattimento, s?? versato tanto sangue [?sanguinis? ? partitivo].
Dario, vedendo i propri (uomini) soccombere, volle andare anch?egli incontro alla morte, ma venne convinto dai (suoi) fedelissimi [a proximis amici; dagli amici pi? vicini] a fuggire. Quando taluni gli consigliarono di sbarrare il ponte del fiume Cidno, allo scopo d?impedire il transito dei nemici, egli rispose di non voler salvarsi la pelle lasciando migliaia di commilitoni in bal?a al nemico [lett. non voler badare alla propria salvezza in modo tale che?].
Alessandro, invece, si gettava nella mischia [adgrediebatur quaeque periculosissima], e laddove vedeva [conspexisset; il piuccheperfetto ?, come dire, ?logico?, indicando l?anteriorit? dell?azione; in italiano, questa sfumatura si perde] la schiera nemica pi? serrata e pi? combattiva [lett. ? i nemici serratissimi combattere in modo acerrimo], l? [eo, avv. moto a luogo] sempre si fiondava, volendosi personalmente esporre ai pericoli, sottraendo ad essi i (propri) soldati [lett. e volendo che i pericoli fossero per s?, non?]
Grazie a(lla vittoria conseguita in) tale scontro, Alessandro conquist? l?impero d?Asia: tale fu il suo trionfo che, (anche) in seguito, nessuno os? ribellar(gli)si e i Persiani, con rassegnata accondiscendenza [patienter], accettarono il giogo della servit? dopo un predominio di tanti anni.
(Alessandro) espugna anche Persepoli, capitale del regno Persiano, citt? per molti anni illustre e piena del bottino [spoliis] (ricavato dalla conquista) del mondo intero, (bottino) che si mostr? (ai Macedoni) alla sua [della citt?] caduta.
Nel frattempo, Dario ? cui pur il vincitore aveva concesso immunit? [parafrasi per ?in gratiam victoris?] ? viene imprigionato e legato con lacci e catene d?oro da suoi (stessi) compatrioti [a cognatis; propr. consanguinei; Besso, in particolare, satrapo della Battriana], in un villaggio parto.

Trad. Bukowski
  Versione di Giustino
      Re: Versione di Giustino
 

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