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bukowski
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Data:
11/05/2003 16.35.22
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Teseo, dopo la morte di Ippolita, diede ad Ippolito una matrigna [superduco novercam = do una matrigna; insomma Teseo spos? Fedra *in seconde nozze*, dopo la morte della prima moglie], Fedra, figlia di Minosse e Pasife [leggenda vuole che Fedra, madre appunto acquisita di Ippolito, s?innamorasse proprio di quest?ultimo]. Il quale (Ippolito), dopo aver rifiutato [cum? contempsisset ? contemno] le sue [di Ippolita] sollecitazioni alla relazione incestuosa [de stupro; lett. dopo averi rifiutato lei che (lo) pregava insistentemente (interpellantem) a riguardo della?], fece falsa confessione [delatus est (defero) falso] al padre, (dicendo) che [quod, dopo verbi ?dicendi?; uso raro] (era egli piuttosto) a volerle [ei = a Ippolita] usare violenza [Ippolito, per scagionare la matrigna, ribalta la verit? di seduzione]. Teseo (allora) scongiur? il padre [suppongo ?patrem?] Egeo di vendicare il suo [di Teseo stesso] onore; Egeo [qui] (allora), mentre Ippolito stava guidando i (propri) cocchi (sulla riva del mare), gett? (all?improvviso) una foca sul litorale; i cavalli, sbizzarritisi per (il timore di) essa, disarcionarono Ippolito [eum], (uccidendolo). Al che Diana, commossa dalla sua [di Ippolito] purezza di costumi [soprattutto per aver difeso la matrigna, addossandosi tutte le colpe], lo fece resuscitare [reuocauit eum in uitam] avvalendosi dell?arte di Esculapio [dio della medicina; lett. per mezzo di?; per + acc. mezzo animato], figlio di Apollo e Coronide. Esculapio [qui] era nato dal ventre squarciato della madre, per la ragione che [ideo quia] quando Apollo venne a sapere [audisset = audivisset] da un corvo, messo a custodia di lei, ch?ella lo tradiva, in preda all?ira trafisse Coronide ? incinta [maturo iam partu] ? con le (proprie) saette ? il corvo divenne allora nero da bianco (che era) ? e dal ventre squarciato di Coronide estrasse Esculapio, che (poi) divenne medico. Giove uccise (fulminandolo) Esculapio [hunc, quest?(ultimo)] perch? egli aveva fatto resuscitare Ippolito [queste ?resurrezioni? Esculapio le faceva spesso; Giove temeva che, a causa sua, gli uomini imparassero a sfuggire alla morte]; al che Apollo (a sua volta) in preda all?ira (per la morte del figlio) trafisse con i (propri) dardi i Ciclopi, i fabbricatori dei fulmini (di Giove) [essi, infatti, avevano fornito a Giove il fulmine col quale il dio aveva folgorato Esculapio], per la qual cosa gli armenti, da nove anni, pascolano [pascere = pascunt] senza divino pastore [divinitate deposita; propr. deposita = morta; i Ciclopi erano appunto, tra l?altro, pastori]. Ma Diana, fatto risuscitare (a sua volta) Ippolito dall?oltretomba [suppongo ?ab inferis?], lo affid? alla ninfa Egeria e ingiunse ch?egli fosse chiamato ?Virbio?, come a dire ?uomo per due volte? [ovvero, appunto, uomo resuscitato].
Trad. Bukowski
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