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Mittente:
bukowski
Re: Cicerone, de finibus bonorum et malorum   stampa
Data:
12/05/2003 18.01.33




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Cicerone, I termini estremi del bene e del male, IV, 53-54

Tu neghi, dunque, che possa essere forte chi considera il male un dolore. (Ma) perch? (costui) sarebbe pi? forte, qualora (il male) lo considerasse [lett. se lo considerer?] aspro e a malapena [vix] sopportabile, cosa che tu stesso [tute, pron. rinforzato] ammetti? La vilt? scaturisce dai fatti, non dalle parole!
Tu (inoltre) affermi che se si spostasse una sola lettera, tutta la dottrina crollerebbe [costr. con ?fore ut?]. Ti sembra dunque che io sposti (una sola) lettera o intere pagine?
Del resto [eni,], pur ammettendo che [?ut? concessivo], nella loro dottrina [lett. apud eos, presso di loro], sia osservato l?ordine dei concetti [rerum] ? cosa che hai (sempre) lodato [lett. costr. passivo] ? e che tutti (questi concetti) siano interconnessi secondo strettissima logica [perifrasi per ?omnia inter se apta et conexa?] ? come appunto sostenevi ? tuttavia non dobbiamo seguir(li), se (tali concetti), derivati da false premesse, (pur) rivelano coerenza [congruunt ipsa sibi] e non si discostano dall?obiettivo prefissato.
Dunque, il tuo (caro) Zenone s?? allontanato dalla (verit? di) natura (sin gi?) nella (sua) premessa speculativa [in prima constitutione], (ovvero) quando ha posto il Sommo Bene nell?ottima facolt? dell?ingegno ? che chiamiamo ?virtus? ? e quando ha affermato che null?altro ? il Bene se non l?Onesto, e che la virt? non pu? sussistere se, nelle restanti cose, c?? qualcosa che sia migliore o peggiore l?una dell?altra [per gli Stoici, la virt? era assoluta e somma: non ammetteva gradi]: poste tali premesse (Zenone ne) trasse le conseguenze.
Tu affermi (ch?egli ha proceduto) in modo corretto, e io non posso negarlo. Tuttavia, tali conseguenze [ea, quae consequuntur] sono cos? false, che non possono esserne vere le rispettive premesse [illa, e quibus haec nata sunt].

Trad. Bukowski
  Cicerone, de finibus bonorum et malorum
      Re: Cicerone, de finibus bonorum et malorum
 

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