Ho questa traduzione di un passaggio dalle lettere di Seneca a Lucilio (XV,94): Nel momento in cui uno corrompe, ? corrotto; ha imparato il male e lo ha poi insegnato e ne ? nata quell'enorme malvagit?, POICHE SI ACCUMULANO IN UN SOLO INDIVIDUO I VIZI PEGGIORI DI CIASCUNO.
Non riesco a capire come la traduttrice sia arrivata alla parte in lettere maiuscule, ne riesco comunque a decifrare la in altro modo.
Il testo originale ?: Dum facit quisque peiorem, factus est; didicit deteriora, dein docuit, effectaque est ingens illa nequitia CONGESTO IN UNUM QUOD CUIQUE PESSIMUM SCITUR.