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bukowski
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Re: versione livio
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Data:
15/05/2003 18.02.34
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Livio, Storia di Roma, XXIX, 3-4 passim
Poich? tutti vivevano senza troppi pensieri come se quello fosse un periodo di pace, fu recata una grande rovina e i messaggeri in preda al panico riempirono Cartagine di immenso terrore, raccontando che era giunta la flotta romana agli ordini di Scipione (gi? la notizia che si fosse recato in Sicilia si era divulgata). Non sapendo bene quante navi avevano visto n? quanto consistente fosse il contingente che stava devastando i campi, ogni cosa veniva ingrandita sulla spinta del terrore. E dunque gli animi furono occupati prima da paura e panico, poi da tristezza: a tal punto, si diceva, la fortuna era cambiata che proprio loro i quali, da vincitori, avevano portato un esercito davanti alle mura di Roma dopo aver abbattuto tanti eserciti nemici e aver accolto la resa - indotta con la forza o volontaria ? di tutti i popoli d'Italia, ora che si erano capovolte le sorti della guerra, erano in procinto di vedere l'Africa devastata e Cartagine assediata: e non avevano certo, per sopportare tutte quelle traversie, la stessa forza d'animo di cui avevano dato prova i Romani. A loro, il popolo romano e il Lazio avevano fornito una giovent? sempre pi? forte e sempre pi? numerosa che rinasceva a rimpiazzare tanti eserciti distrutti; il popolo di Cartagine se ne stava in citt? senza volont? di combattere e senza volont? di combattere se ne stava nei campi; loro erano costretti ad assoldare milizie ausiliare mercenarie tra le popolazioni africane, genti infide e influenzabili dallo spirare di qualsiasi aspettativa. Gi? il re Siface, dopo il suo colloquio con Scipione, era divenuto ostile e gi? Masinissa si era apertamente ribellato diventando un pericolosissimo nemico. Da nessuna parte si poteva sperare qualcosa, da nessuna parte poteva venire aiuto. Nemmeno Magone metteva in moto qualche sommossa dalla Gallia e non riusciva a ricongiungersi con Annibale. E lo stesso Annibale perdeva ogni giorno un po' del suo prestigio e delle sue forze. 4. Ma gli animi, pur spinti a queste lamentazioni dalle notizie appena giunte, furono richiamati dalla minaccia incombente a riflettere sul modo di fronteggiare i pericoli ormai vicini.
Trad. G. D. Mazzocato
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• versione livio Re: versione livio
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