Data:
17/05/2003 13.53.48
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XXII Gli elementi
Abbiamo dunque detto che per ?elementi? s?intendono particelle semplici e minimali: l?elemento terra ? la risultante dell?interazione caldo/freddo, l?elemento acqua dell?interazione freddo/umido, l?elemento aria dell?interazione caldo/umido e l?elemento fuoco dell?interazione caldo/secco. Le 4 sostanze visibili prendono, a loro volta, il nome di terra, acqua e fuoco [G. dimentica l?aria] a partire dal nome del rispettivo elemento costituente, ovvero dall?elemento in cui predominano, appunto, le particelle fredde e secche (terra), fredde ed umide (acqua), calde e secche (fuoco) [ti ricordo che gli ?elementi? sono i costituenti, come dire, atomici, e dunque invisibili: non la terra ?visibile?, dunque, ? da intendersi per Guglielmo quale elemento, bens? l?atomo di terra, ch?? risultante infinitesimale di freddo e secco; e cos? via]. Ma allora se vogliamo davvero coniare definizioni appropriate, dobbiamo dire che le particelle suddette [ovvero, i costituenti, appunto] sono ?elementi?, mentre codeste quattro sostanze, che ne costituiscono la risultante visibile, sono piuttosto ?elementata? [ovvero, costituite da elementi, appunto].
Ci sono certi individui che, superbi come sono, ritengono cosa vile imparare qualcosa da qualcuno e che, arroganti come sono, ostentano conoscenza di cose di cui in effetti sono ignoranti: ebbene, costoro non hanno mai letto le opere di Costantino o di qualsivoglia altro filosofo naturale. Essi, per non dar l?impressione di rimanere a bocca chiusa, definiscono ?elementi? le propriet? delle sostanze visibili, vale a dire il caldo, il secco, il freddo e l?umido. A costoro, che sono la vergogna della scienza fisica, si ribatte con la voce autorevole di Platone, che sottolinea la materialit? degli elementi, mentre nessuna qualit? pu? essere materia di alcunch?. Materia ?, infatti, la potenza che, sottoposta ad energheia [accepta forma], diviene qualcos?altro in atto [ho ?aristotelicamente? forzato la trad.]. O li si pu? controbattere con la voce autorevole di Johannitius, che nella sua Isagoge afferma che una cosa sono gli elementi, altra cosa sono le loro commistioni, calde, secche e cos? via. O ancora, li si pu? controbattere con la voce onorevole di Macrobio, il quale afferma: ?Essendoci diverse qualit? in ogni singolo elemento, gli elementi cui esse ineriscono hanno in comune con altri elementi la stessa qualit?: l?acqua con la terra, il freddo; l?aria con l?acqua, l?umidit?; il fuoco con l?aria, il calore?. Si badi ch?egli non ha detto che le qualit? sono elementi, ma che le qualit? sono *negli* elementi! Se allora ? vero che ci? che inerisce a qualcosa ? diverso da ci? cui inerisce, ne deriva che le qualit? non coincidono con gli elementi.
Trad. Bukowski
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