LETTERATURA torna alla homepage
PRECICERONIANA CICERONIANA AUGUSTEA IMPERIALE RISORSE
     
Ovidio


  Cerca







Progetto Ovidio - forum

pls - prima d'inoltrare richieste in forum
leggete le condizioni e i suggerimenti del FORUM NETIQUETTE

FORUM APERTO
>>> qualche suggerimento per tradurre bene (da: studentimiei.it)

--- altri forum di consulenza: DISCIPULUS.IT - LATINORUM - LATINE.NET ---



Leggi il messaggio

Mittente:
bukowski
Re: plinio il vecchio   stampa
Data:
18/05/2003 19.31.54




Rispondi a questo messaggio  rispondi al msg

Scrivi un nuovo messaggio  nuovo msg

Cerca nel forum  cerca nel forum

Torna all'indice del forum  torna all'indice
Plinio il vecchio, Storia naturale, II, 193-195 passim

[193] Varie itaque quatitur, et mira eduntur opera, alibi prostratis moenibus, alibi hiatu profundo haustis, alibi egestus molibus, alibi emissis amnibus, nonnumquam etiam ignibus calidisve fontibus, alibi averso fluminum curu. praecedit vero comitaturqe terribilis sonus, alias murmuri similis, alias mugitibus aut clamori humano armorumve pulsantium fragori, pro qualitate materiae excipientis formaque vel cavernarum vel cuniculi, per quem meet, exilius grassante in angusto, eodem rauco in recurvis, resultante in duris, ferevente in umidis, fluctuante in stagnantibus, furente contra solida.
[194] itaque et sine motu saepe editur sonus. nec simplici modo quatitur umq, sed tremit vibratque. hiatus vero alias remanet ostendens quae sorbuit, alias occultat ore conpresso rursusque ita inducto solo, ut nulla vestigia exstent, urbibus plerumque devoratis agrorumque tractu hausto, maritima autem maxime quatiuntur, nec montuosa tali malo carent. exploratum mihi est Alpes Apenninumque saepius tremuisse.
[195] et autumno ac vere terrae crebrius moventur, sicut fulmina.

Varia, pertanto, ? la fenomenologia tellurica [lett. (la terra) si agita in modo vario] e straordinari sono gli effetti [opera] che si verificano: in una zona le mura crollano, in un?altra vengono inghiottite in una voragine profonda; in una zona si verificano eruzioni di massi, in un?altra i fiumi strabordano, e talora si verificano anche eruzioni di fuoco e getti d?acqua bollente; in altre zone, infine, il letto [suppongo ?cursu?] dei fiumi viene (addirittura) deviato.
Un terribile boato, inoltre, precede e accompagna (il fenomeno tellurico): (questo boato) talora ? simile ad un rumore sordo [murmuri], talora ad un mugghio, talora ad un clamore umano [propr. ?clamor? ? un grido di guerra], talora a un clangore di armi percosse [battere sulle armi o sugli scudi serviva ad incutere timore ai nemici, prima di uno scontro], e ci? a seconda della caratteristica della materia che assorbe [ma propr. ?excipio? ? ?raccoglie? (e poi rilascia)] (il boato) e a seconda della forma delle fenditure o del condotto sotterraneo attraverso il quale esso [sempre il boato] si propaga [meet]: (e cos? il suono), in un cunicolo angusto, si propaga in modo piuttosto sottile [e, dunque, potremmo dire che ?sfiata?], mentre risulta rauco si se propaga in cunicoli ricurvi, riecheggiante se in antri massicci, simile ad un ribollire se si propaga attraverso mezzi [uso qui il termine in senso fisico/scientifico: ambiente o sostanza in cui si verifica un fenomeno] liquidi o stagnanti, impetuoso quando va ad impattare contro superfici solide.
Non necessariamente al boato segue il terremoto [lett. spesso il boato?], n? la scossa tellurica si verifica sempre allo stesso modo [lett. in modo unico (simplici)], ma talora d? origine a tremori e vibrazioni. Inoltre, in alcune zone, la fenditura (del terreno) rimane aperta, lasciando intravedere ci? che ha inghiottito; in altre, essa si richiude e si ricopre di nuovo di terra, tale da non lasciar tracce: questa ? la fine che hanno fatto, per lo pi?, citt? e territori, inghiottiti (per sempre).
E ancora, vanno soprattutto soggette a terremoti le zone marittime, ma neanche le zone montuose ne sono immuni [carent tali malo], come ho potuto appurare personalmente, e spesso, per le Alpi e gli Appennini [lett. ho appurato che? hanno tremato].
I terremoti, infine, si verificano con maggior frequenza durante l?autunno e la primavera, cos? come i fulmini.

Trad. Bukowski


Plinio il Vecchio, Storia naturale, IX, 112-114 passim

[112] Usu atteri non dubium est coloremque indiligentia mutare. dos omnis in candore, magnitudine, orbe, levore, pondere, haut promptis rebus in tantum, ut nulli duo reperiantur indiscreti: unde nomen unionum Romanae scilicet inposuere deliciae, nam id apud Graecos non est, ne apud barbaros quidem, inventores rei eius, aliud quam margaritae. [113] et in candore ipso magna differentia: clarior in Rubro mari repertis, in Indico specularium lapidum squamas adsimulant, alias magnitudine praecellentes. summa laus coloris est exalluminatos vocari. et proecerioribus sua gratia est. elenchos appellant fastigata longitudine alabastrorum figura in pleniorem orbem desinentes. [114] hos digitis suspendere et binos ac ternos auribus feminarum gloria est, subeuntque luxuriae eius nomina externa, exquisita perdito nepotatu, si quidem, cum id fecere, crotalia appellant, ceu sono quoque gaudeant et collisu ipso margaritarum; cupiuntque iam et pauperes, lictorem feminae in publico unionem esse dictitantes. quin et pedibus, nec crepidarum tantum obstragulis, set totis socculis addunt. neque enim gestare iam margaritas, nisi calcent ac per uniones etiam ambulent, satis est.

E? fuori di dubbio che (le perle) si consumano per il (troppo) uso e perdono lucentezza [lett. cambiano colore] se non lucidate spesso [lett. per negligenza (nel lucidarle, s?intende)]. Tutta la (loro ) pregevolezza [dos] (consiste infatti) nella (loro) lucentezza, grandezza, perfetta sfericit? [orbe], levigatezza e peso, caratteristiche ? queste ? non (sempre) riscontrabili (allo stesso modo in tutte), tal che risulterebbe impossibile trovarne due esemplari perfettamente uguali; onde, la raffinatezza tipicamente romana ha coniato (per esse) [imposuere = imposuerunt; ?deliciae? ? pl. tantum] il nome di ?uniones?, ch?? il corrispettivo ? per altro non riscontrabile presso i Greci, n? tantomeno presso i Barbari, che pure (le perle) le hanno scoperte per primi ? per ?margaritae?.
Ma anche nella lucentezza c?? grande differenza (tra le perle): le perle trovate nel mar Rosso sono pi? lucenti, mentre quelle trovate nel mar Indiano richiamano [adsimulant] le sfaccettature [squamas] delle pietre (cosiddette) ?speculari? [venivano usate, dopo opportuno taglio, per i vetri delle finestre], e superano tutte le altre per grandezza. Una perla molto lucente si fregia dell?etichetta di ?exalluminata? [ovvero, simile, nel colore, all?allume], ed entra a pieno titolo nel novero delle pi? pregiate. (La raffinatezza romana chiama inoltre) ?elenchi? (le perle) che terminano (nella parte bassa) con forma di pera [lett. in pleniorem orbem, in una rotondit? pi? piena], allungate (nella parte alta) a punta, come un vasetto di alabastro [insomma, come molti degli odierni pendenti di corallo, tanto per capirci].
Le donne (romane) si fanno gran vanto ad inanellarle alle dita o ad appenderle, a gruppi di due o tre, alle orecchie [come orecchini, dunque] e seguono la frivola e spendereccia moda ?esotica? [subeuntque luxuriae eius nomina externa, exquisita perdito nepotatu; nota il monito, non privo di sarcasmo, del ?severo? Plinio]: in questo caso, chiamano tali ninnoli ?crotalia? [orecchini, appunto, con pi? perle], e si divertono al tintinnio che fanno le perle quando s?urtano tra loro.
Le perle rappresentano il desiderio segreto anche delle pezzenti, che in pubblico voglio far la figura di gran dame. E le perle non se le infilano solo ai piedi, o alle corregge dei sandali, ma anche ai socchi [Plinio fa sarcasticamente notare la presenza di perle su calzature che invece denunciano il basso rango delle proprietarie]! Oramai non s?accontentano pi? di maneggiarle, le perle: se ne vorrebbero fare calzari, o vorrebbero addirittura incedere su tappeti di perle! [quest?ultima parte l?ho tradotta in alcuni punti un po? liberamente; ma il senso e la costruzione sono comunque semplici].

Trad. Bukowski
  plinio il vecchio
      Re: plinio il vecchio
 

aggiungi questa pagina ai preferiti aggiungi ai preferiti imposta progettovidio come pagina iniziale imposta come pagina iniziale  torna su

tutto il materiale presente su questo sito è a libera disposizione di tutti, ad uso didattico e personale, non profit/no copyright --- bukowski

  HOMEPAGE

  SEGNALA IL SITO

  FAQ 


  NEWSGROUP

%  DISCLAIMER  %

ideatore, responsabile e content editor NUNZIO CASTALDI (bukowski)
powered by uapplication.com

Licenza Creative Commons
i contenuti di questo sito sono coperti da Licenza Creative Commons