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bukowski
Re: sull'ablativo   stampa
Data:
19/05/2003 22.04.25




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CAUSE DELLE LOTTE CIVILI IN ROMA

L?arrivismo politico [cupiditas honorum, la brama di cariche] e l?avidit? ? mali dai quali soprattutto, a quel tempo, Roma [civitas Romana] era tormentata ? furono le cause delle guerre civili, dalle quali furono sconvolti gli ultimi giorni [extrema tempora] della Repubblica.
Infatti, a causa della crescita smodata delle ricchezze [lett. essendo cresciute?], le cariche erano occupate non da individui stimati per la loro probit? [lett. da coloro che erano stimati molto (magni, gen. di stima, appunto)] o provvisti di una tempra superlativa [ingenio maiore], ma dai pi? facoltosi [lett. da coloro che avevano a disposizione?].
Questi ultimi, una volta giunti al potere, non badavano al bene della collettivit?, ma facevano cattivo uso [abutebantur] dei propri mezzi, ostinandosi ad avvantaggiare i loro sostenitori [lett. garantendo assiduamente? con beneficio? coloro dai quali? aiutati]. Per tale ragione, l?autorit? delle magistrature perde [passaggio a presenti narrativi/storici] progressivamente prestigio, il senato non tiene affatto [minime] a freno le velleit? dei singoli [lett. degli uomini] e, nella degenerazione generale, quei pochi, senza scrupoli [audaces] e facinorosi, fomentano [suppongo ?excitant?] rivalit? e scontri sanguinosi.

Trad. Bukowski


CATONE CONTRO IL MUTAMENTO DEI COSTUMI

Dopo molte guerre, grazie alle quali i Romani s?erano assicurati il dominio su tanti popoli [lett. regioni, per metonimia], Roma cominci? ad esser piena delle ricchezze che le navi, cariche di merci d?ogni genere, portavano dalle citt? conquistate.
Allora i cittadini [ovvero, appunto, i Romani], (una volta) liberi dalle angustie delle guerre, dimenticarono [obliti sunt; regge gen. di memoria] la prisca temperanza e deposero le vesti dimesse ch?erano state indossate anche da coloro che avevano esercitato [functi erant ? fungor; regge abl.] le pi? alte cariche e che s?erano sempre [adsidue] dimostrati onorevoli in virt? della (loro) riconosciuta [spectatam] probit?.
Al che, la Repubblica di Roma si ritrov? afflitta da mali insanabili [lett. molto gravi]: vita sfrenata [luxuria], corruzione morale, avidit? di denaro.
Catone, fino alla morte [usque ad extremam vitam, fino agli ultimi giorni della sua vita] prese strenuamente le difese degli antichi costumi [il cosiddetto ?mos maiorum?], biasimando aspramente tale corruzione [lett. questi mali]. (Catone) aveva ricoperto le pubbliche cariche mostrando sempre somma probit?, n? mai s?era insuperbito per la dignit? acquisita, tal che la sua vita, degna della venerazione di tutti, fu splendido esempio per i cittadini di Roma.

Trad. Bukowski
  sull'ablativo
      Re: sull'ablativo
 

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